Dalla procura di Trani 3 denunce per usura bancaria

La procura di Trani
La procura di Trani

Sessantadue indagati e tre nuove denunce per usura bancaria. Ad emetterle la Procura della Repubblica di Trani che ha individuato 62 figure di alto profilo tra Banca D’Italia, Dipartimento del Tesoro e sei banche: Unicredit, Unicredit Banca di Impresa, Unicredit Banca di Roma, Banca Popolare di Bari, Monte dei Paschi di Siena, Banca Nazionale del Lavoro. Per loro l’ipotesi di reato contestata dal sostituto procuratore Michele Ruggiero è usura bancaria, mentre alla Banca d’Italia è contestato il concorso morale. Da tempo la procura di Trani sta lavorando a questa indagine.

Altre banche coinvolte?

Gli ultimi esposti però potrebbero riguardare anche esponenti di altre banche. Elemento ancora più grave che fa propendere per un sistema generalizzato di usura da parte delle banche nei confronti dei clienti della zona. Un quadro decisamente preoccupante per gli abitanti di questa zona della Puglia.

banca d'italiaL’inchiesta condotta dal pm Ruggiero, che coordina le indagini del Nucleo di Polizia Tributaria di Bari, è partita da alcune denunce sporte da clienti ed imprenditori del nord barese (anche tranesi) sui tassi applicati ai finanziamenti concordati.

Secondo quanto ricostruito la Banca d’Italia ed un capo direzione del Dipartimento del Tesoro, avrebbero violato la legge 108/’96 e l’articolo 644 del codice penale prescrivendo agli Istituti di calcolare, attraverso un apposito algoritmo, gli oneri dei finanziamenti concessi in rapporto al credito accordato anziché a quello effettivamente erogato al cliente.

Gli interessi applicati dalle Banche sarebbero così risultati sempre entro i limiti del cosiddetto tasso soglia essendo, invece, superiori e cioè usurari. I fatti contestati dalla prima tranche dell’inchiesta, sfociata nel provvedimento di chiusura inchiesta, attiene contestazioni che vanno, a vario titolo, dal 2009 al 2011.

Fate valere i vostri diritti

Siamo ancora nel campo delle indagini per cui non c’è nulla di definitivo. Ma il quadro che viene disegnato da queste prime mosse dell’inchiesta è sicuramente inquietante. Sembra infatti profilarsi un sistema diffuso a danno dei clienti, che coinvolgeva diverse banche. Quello che è ancora più preoccupante è che le direttive venivano impartite direttamente da Banca d’Italia.

E proprio il fatto che le disposizioni arrivassero dall’alto… la cosa può esser diffusa anche in altre zone d’Italia. Fate controllare i vostri conti. Affidatevi a professionisti esperti della materia, in grado di scovare fra i mille cavilli contrattuali le incongruenze e le prove necessarie per dimostrare un caso di usura bancaria, di anatocismo o per rilevare anche altre anomalie bancarie commesse ai vostri danni.

Solo chi è competente e consapevole della materia che sta trattando è in grado di condurvi alla vittoria contro le banche. Perché le banche si possono battere, se combattute con gli strumenti giusti.

 

 


Fonte: Traniviva