Usura bancaria: inchiesta nel salernitano

Tre fra le maggiori banche nazionali (Mps, Unicredit e Bnl) e 16 indagati per usura bancaria. Questo il primo bilancio di un’inchiesta partita nel salernitano  nel 2014 e che ha causato un terremoto bancario nella città campana.

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Il Tribunale di Salerno

A finire nell’occhio del ciclone e sotto la lente investigativa del sostituto procuratore Francesco Rotondo tre filiali delle banche sopra citate nella città di Salerno. Filiali nelle quali il Tasso Effettivo Globale agli interessi sarebbe stato gonfiato ben sopra la soglia di usura stabilita per legge. Questo avrebbe quindi comportato per una serie di clienti spese sui propri conti gratuite e non dovute alle banche di riferimento. Che si trattasse di mutui o di conti correnti poco importa, le banche incassavano ben più di quanto ne avessero diritto.

Anche i vertici delle banche sotto inchiesta

A finire sotto inchiesta anche i vertici nazionali degli istituti, insieme ai dirigenti locali. Non solo fra gli indagati ci sono anche l’ex presidente di Confindustria Luigi Abete (nella qualità di presidente nazionale della Bnl) e l’ex presidente del Monte dei Paschi di Siena, Giuseppe Mussari, che a Salerno è già sotto inchiesta per concorso nella bancarotta del pastificio Amato.

A far muovere l’inchiesta la denuncia da parte di un’azienda che aveva aperto tre conti attraverso tre filiali delle rispettive banche finite sotto indagine per un periodo fra il 2002  il 2010 anche se, secondo il magistrato, il reato sarebbe proseguito nel tempo non avendo queste cambiato il loro modus operandi. L’azienda avrebbe riscontrato interessi passivi trimestrali applicati ai propri conti del 17 per cento. Tassi usurari, superiori anche al 14 per cento, sarebbero stati inoltre praticati in occasione dello “sconto” in banca di alcuni effetti.

Tutte pratiche verificate dal magistrato, che ha quindi contestato ai 16 indagati il reato di usura bancaria “con due circostanze aggravanti: aver commesso il fatto nell’esercizio di un’attività professionale bancaria e aver danneggiato, con tale condotta, lo svolgimento di un’attività imprenditoriale”.

Fate valere i vostri diritti

Bene ha fatto l’azienda in questione a ribellarsi. Soprattutto meglio ancora ha fatto ad affidarsi ad un professionista in grado di aiutarla a rivalersi.

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Fonte: La città di Salerno