I tassi fissi in futura crescita

federal-reserveLe conseguenze di ciò che avviene Oltreoceano potrebbero far capolino nelle tasche dei mutuatari italiani, aumentando i tassi fissi. Questo quanto riporta anche Il Sole 24Ore in merito alla possibilità di un ritocco da parte della Federal Reserve negli Stati Uniti d’America del costo del denaro. Una prima avvisaglia la si era già avuta verso la fine del 2015, con un mini rialzo. E ora la prospettiva di un nuovo intervento non appare così remota, in virtù della sofferenza che i vari mercati stanno vivendo ancora.

A risalire però non sono solamente i titoli di stato americani: la conseguenza è che anche quelli tedeschi registrano, dopo settimane in negativo, un leggero rialzo. Percentuali impercettibili agli occhi dei non esperti, ma che hanno delle conseguenze dirette per chi ha acceso un mutuo o si appresta ad accenderlo. Al rendimento del Bund tedesco, infatti, è legato il destino e quindi anche l’andamento dei mutui a tasso fisso italiani, regolati dall’indice Eurirs. Le variazioni sul Bund determinano infatti anche variazione sul Eurirs.

Eurirs a 20 anni in salita

tassi-eurirsE proprio l’indice Eurirs, calcolato sui 20 anni e preso a riferimento per la maggior parte dei mutuatari italiani che scelgono finanziamenti a lungo termine, sta segnando una crescita che oscilla fra i 15 e i 17 punti base, si parla dello 0,88%. Percentuale che può sembrare irrisoria ma è tutt’altro che indifferente nell’economia di un mutuo a tasso fisso.

Prendendo ad esempio un mutuo di 300mila euro, spalmato su 20 anni, l’aumento di questo indice significa un aumento della rata mensile di 20 euro al mese, 240 l’anno e di 4.800 nell’arco della durata del mutuo. Lo stesso finanziamento, sottoscritto a luglio, avrebbe permesso di risparmiare questa cifra.

Il falso mito del tasso fisso

Spesso il tasso fisso viene visto come una sorta di rifugio sicuro dalle oscillazioni del mercato. E si tratta di un’affermazione sostanzialmente vera. Ma anche la crescita dei tassi fissi è possibile.

tassi fissiDiventa quindi necessario tenere conto di almeno un paio di aspetti a riguardo: cambia stipulare un mutuo in un giorno anziché in un altro. Lo abbiamo visto chiaramente dall’esempio. Non è dato infatti sapere quale sarà la quotazione del Eurirs nel quale il contratto entrerà ufficialmente in funzione. Vi è dunque un elemento di variabilità non indifferente relativo alla stipula del mutuo.

Sempre in relazione a questa condizione, chi ha intenzione di accendere un mutuo a tasso fisso deve avere ben chiaro che il preventivo della banca e il tasso al momento della stipula del contratto saranno ben diversi. Sta a questo punto nell’onestà intellettuale degli operatori finanziari mantenere invariato il tasso previsto nel preventivo. Non è però un loro obbligo, questo deve comunque rimanere chiaro a chi si indebita.

 

 


Fonte: Il Sole 24Ore