Correntista risarcita per usura e anatocismo

Banca in torto e correntista risarcita. Questo, in sintesi, l’esito della sentenza pronunciata pochi giorni fa dal Tribunale di Mantova nei confronti di BNL e a favore di una cliente della banca.

La vicenda

La storia che stiamo per raccontarvi è sempre più comune a quelle, ormai sono tantissime, che vi stiamo proponendo dalle pagine di questo sito. La storia di chi per anni, inconsapevolmente, si è ritrovato a pagare fior di interessi non dovuti alla banca, diligentemente centellinati e distribuiti ogni mese in maniera di non balzare all’occhio dei non esperti. La storia di chi, sempre in buona fede, non si è mai nemmeno posto il problema.

BNLLa storia di chi, ad un certo punto, ha acceso una lampadina e ha capito che qualcosa non quadrava. Un’imprenditrice che non ha chinato la testa e si è rifiutata di subire ancora ribellandosi a questo sistema. Una donna che si è affidata ad un avvocato, citando in giudizio la Banca Nazionale del Lavoro, contestandole l’applicazione di interessi ultralegali e superiori al tasso di soglia, quindi usurari, chiedendo l’annullamento della validità del contratto del conto corrente aperto con BNL dalla propria società, chiedendo anche come prova una Ctu.

L’azione legale ha ovviamente incontrato l’opposizione da parte di BNL, che ha rivendicato la correttezza dei rapporti intercorsi e la consapevolezza della cliente di ciò che aveva firmato all’atto della stipulazione del conto corrente stesso.

La sentenza

Il Tribunale di Mantova
Il Tribunale di Mantova

Disposta la Ctu e analizzato il caso, il giudice della Seconda Sezione Civile del Tribunale di Mantova ha riconosciuto le ragioni dell’imprenditrice. Nella sentenza dello scorso 6 di settembre, il giudice condanna quindi la banca al pagamento di 42.279 euro alla ricorrente e al pagamento delle spese processuali e legali per oltre 5.200 euro.

Affidarsi agli esperti

Ancora una volta, dunque, siamo a commentare una sentenza che vede la banca perdere e la correntista risarcita. Si tratta sempre meno di un risultato casuale, ma di una sistematica tendenza a dare ragione a quei cittadini capaci di ribellarsi al sistema e allo strapotere delle banche.

Non si tratta però di un risultato scontato, anzi… si tratta del frutto di un lavoro di squadra compiuto da professionisti in grado di dimostrare davanti ad un giudice le ragioni di chi si ritiene vittima di episodi di usura bancaria e anatocismo.