Interessi alti, denuncia la banca

Sul conto della sua azienda erano stati applicati interessi usurari: l’imprenditore denuncia la banca. Questa è una storia che arriva dal Veneto e coinvolge un autotrasportatore di Piove di Sacco e la ex Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, diventata poi Cassa di Risparmio del Veneto.

La vicenda

L’uomo, insieme al padre, è titolare di una piccola azienda di autostraporti, che sino al 2009 aveva anche 5 dipendenti. La crisi di quegli anni si fa sentire anche su questa attività, ma ad incidere in maniera prepotente è proprio l’atteggiamento della banca in questione.

deuncia-la-bancaDall’istituto di credito, infatti, arrivano pressanti richieste di rientro dagli scoperti, una situazione che mette ulteriormente in croce l’attività e due imprenditori, che si trovano costretti a lasciare a casa i propri dipendenti. Stringendo i denti i due arrivano alla chiusura del conto nel 2012.

Solamente a questo punto, essendo riusciti a salvare il salvabile e non avendo più nulla a che fare con la banca e quindi nemmeno più nulla da dover cedere, i due si affidano ad un professionista in grado di analizzare i rapporti bancari intercorsi in quegli anni. Il risultato di questo studio dei conti evidenzia come le applicazioni del massimo scoperto, di interessi ben più alti rispetto a quanto era necessario, uniti alle spese di chiusura del conto, abbiano portato gli imprenditori a pagare ben più del dovuto alla Cassa di Risparmio.

La legge

Il passaggio successivo, a questo punto inevitabile ma tutt’altro che scontato, è quello di passare alle vie legali. Seguito dall’avvocato Capraro, l’uomo presenta un ricorso presso il Tribunale di Padova, chiedendo una valutazione tecnica che potesse certificare quanto già scoperto. Richiesta che il giudice accoglie assegnando la perizia ad un perito esterno.

cassa-risparmio-padova-e-rovigoDalla Ctu emergono due diverse cifre di spese in eccesso: 86mila euro secondo quanto sostenuto dall’imprenditore, 46mila euro quelle valutate dal consulente della banca che riconosce l’applicazione di addebiti illegittimi.

Per evitare un’ulteriore battaglia legale l’uomo prova a chiedere di poter stringere un accordo con la banca, in cui si potesse almeno trovare un compromesso, ricevendo però un netto rifiuto all’accordo da parte dell’istituto di credito.

La denuncia

A questo punto, esaurita ogni possibilità di conciliazione con la banca, all’uomo non è rimasto altro che presentare un esposto nei confronti dell’istituto di credito coinvolto. L’uomo quindi denuncia la banca chiedendo di verificare se ci possano essere gli estremi per la configurazione del reato di usura bancaria nei suoi confronti.

Rivolgersi agli esperti

Quello di rivolgersi ad avvocati esperti, in grado di scovare eventuali irregolarità nei rapporti bancari o nei mutui è il consiglio che ci sentiamo sempre di dare in questi casi. Stabilire le responsabilità di una banca è il primo passo per poi poter intervenire ed ottenere delle vittorie.

 


Fonte: Il Mattino di Padova