Derivati swap, Oristano vince su BNL

I cosiddetti derivati swap, acquistati con l’intenzione di aiutare il Comune, rischiavano di affondarlo. La sentenza del Tribunale di Roma ne ha annullati due sottoscritti dal Comune di Oristano, salvandolo di fatto dalla bancarotta.

La vicenda

Come tante amministrazioni comunali hanno fatto in passato, anche quella di Oristano, fra il 2005 e il 2006 aveva sottoscritto due contratti di finanza derivati, denominati in gergo swap, per una cifra complessiva di 29 milioni di euro. La loro funzione, come abbiamo già avuto modo di vedere, era quella di dilatare nel tempo tutti i mutui accesi negli anni dall’amministrazione comunale a tassi più convenienti, spalmando così il proprio debito e potendo accantonare somme necessarie ad una migliore gestione della città.

comune-di-oristanoUn intento nobile, certo, che però si va a scontrare con la reale natura di questi prodotti finanziari, che non hanno alcuna funzione di copertura e protezione, ma decisamente speculativa. E così accade che il presunto “toccasana” dei conti pubblici si trasformi in un vero e proprio generatore di buchi nel bilancio, come è avvenuto per il caso del Comune di Albenga.

C’è voluto il passaggio, negli anni, attraverso tre Giunte comunali, arrivando a quella del sindaco Guido Tendas e dell’assessore al bilancio Giuseppina Uda, per giungere ad intentare una causa contro BNL, la banca che aveva venduto gli swap alle precedenti amministrazioni.

All’insediamento della Giunta Tendas i fondi accantonato sono solo 940mila euro a fronte dei 2,5 milioni necessari. Il Comune di trova ad essere bloccato in tutte le sue iniziative, non potendo intervenire dove necessario, non potendo ridurre le tasse come promesso in campagna elettorale.

La causa e la sentenza

In un momento particolare per la stessa amministrazione comunale, messa in crisi anche dall’emorragia di bilancio che si è creata a causa di questi derivati, rivelatisi un boomerang economico con un buco di oltre 230mila euro, la decisione presa dalla Giunta è quella di andare in causa con Bnl.

Seguiti dall’avvocato Manzi, gli amministratori di rivolgono al Tribunale di Roma, che accoglie la tesi dei ricorrenti: annullando di fatto i due contratti. Secondo l’interpretazione della sentenza la nullità della sottoscrizione dei due derivati swap è dovuta dall’inutilità stessa dell’operazione, ai fini di swapsalvaguardare i conti del Comune, ma esponendolo ulteriormente alle fluttuazioni del mercato e alle speculazioni finanziarie. L’impegno in questi contratti di 29 milioni di euro viene quindi considerata una scelta imprudente e pericolosa, che avrebbe potuto sfociare in un dissesto finanziario delle casse comunali.

L’esito di questa sentenza permette così al Comune di tornare alla propria vita normale, senza la spada di Damocle di fondi bloccati o della perdita di ingenti somme di denaro.

Rivolgersi agli esperti

In questo caso siamo davanti ad una importante vittoria ottenuta dall’Amministrazione comunale di Oristano che ha operato la scelta giusta: quella di affidarsi ad un esperto.

Dal canto nostro, non possiamo che ribadire il nostro consiglio, quello che non ci stancheremo mai di ripetervi. Prima di sottoscrivere l’utilizzo di certi strumenti finanziari è bene chiedere consulenza a chi se ne intende veramente. Così come è necessario rivolgersi a professionisti esperti e vincenti nelle cause contro le banche per provare a porre rimedio a situazioni come quella che avete appena letto.  Scegliere i migliori professionisti, aumenta le possibilità di vittoria contro le banche.

 

 

 

 


Fonte: La Nuova Sardegna