Mutui New Concept Advisory

Un aiuto contro il pagamento dei mutui

Negli ultimi anni sono aumentate le richieste di aiuto per fronteggiare il pagamento di un mutuo. Attivati dallo Stato dei fondi per aiutare le persone in difficoltà. La motivazione principale nella richiesta d’aiuto è la perdita di lavoro.

Il Fondo di garanzia mutui

Dopo mesi di stasi e un avvio molto lento, il Fondo di garanzia mutui per l’acquisto della prima casa ha cominciato a prendere il largo.

Previsto da un decreto interministeriale del 31 luglio 2014, è partito solo a gennaio 2015. Fino a giugno dello stesso anno le domande sono state meno di 300 al mese. La soglia delle mille richieste è stata superata solo a marzo 2016. Dopodiché il trend di crescita è accelerato.

L’obiettivo del Fondo è permettere l‘accesso al mutuo anche a chi non ha garanzie sufficienti da fornire alle banche. Il 50% della quota capitale (fino a un massimo di 250.000 euro) viene garantito dallo Stato. Uno strumento che può rivelarsi molto utile in un mercato immobiliare in cui tassi d’interesse bassi stanno spingendo la ripresa delle compravendite.

La dotazione finanziaria iniziale era di 650 milioni di euro e al ministero dell’Economia assicurano che le risorse ancora a disposizione possono coprire tutto il 2017, senza necessità di rifinanziamenti.

Il 66% delle domande è arrivato dal Nord Italia, il 18% dalle regioni del Sud e il 15% da quelle del Centro. Ben il 27% delle richieste è stato presentato da soggetti nati all’estero. La maggior parte delle domande viene dai giovani fra i 18 e i 35 anni, mentre nel 40% dei casi il valore del mutuo varia tra 100 e 150 mila euro.

Il Fondo di garanzia riguarda l’acquisto della prima casa e anche l’eventuale ristrutturazione, compreso il miglioramento energetico. Non ci sono limiti alla metratura dell’immobile (che non deve essere di lusso), né all’età o al reddito dei richiedenti.

Il Fondo di solidarietà e l’accordo Abi-consumatori

Sempre in tema di mutui opera anche il Fondo di solidarietà, anch’esso gestito dal ministero dell’Economia. In questo caso l’obiettivo è il sostegno al versamento delle rate. Gli ultimi dati Istat indicano al 5,4% la percentuale di famiglie in ritardo con il pagamento del mutuo o dell’affitto.

Previsto dalla legge di Stabilità del 2008, il Fondo di solidarietà è diventato operativo solo ad aprile 2013. Permette a chi ha un mutuo per l’acquisto della prima casa di chiedere la sospensione del pagamento dell’intera rata per un periodo massimo di 18 mesi (lo Stato paga gli interessi) in caso di perdita del lavoro, decesso o handicap.

mutui in rialzo new concept advisory
Bankitalia: nuove regole sui mutui. Assicurata maggiore trasparenza

Al 31 ottobre 2016 le istanze accettate sono state 36.903, per un importo complessivo di 50,4 milioni di euro. In totale, fra Fondo di garanzie e Fondo di solidarietà sono arrivate quindi più di 65.000 domande.

Nel 90% dei casi il blocco delle rate è stato determinato dalla perdita del lavoro. Per ottenere la sospensione è inoltre necessario avere un reddito Isee fino a 30.000 euro annui, utilizzare il prestito per l’acquisto di un immobile non di lusso adibito ad abitazione principale e che il mutuo non superi i 250.000 euro.

Dal 31 marzo 2015, in base a un accordo fra l’Abi e le associazioni dei consumatori, è possibile anche chiedere la sospensione della quota di capitale per un periodo massimo di 12 mesi. Si tratta di uno strumento alternativo rispetto alla sospensione della rata del mutuo, con cui non è cumulabile, e di carattere residuale. Infatti è attivabile anche in caso di cassa integrazione.

In questo caso il blocco della quota capitale riguarda finanziamenti superiori a 24 mesi. Può essere richiesto anche in caso di perdita del lavoro, sospensione o riduzione dell’orario, handicap grave e decesso.

Un aiuto concreto per le persone in difficoltà

L’introduzione a pieno regime di questi fondi per aiutare le persone in difficoltà nel pagamento di mutui è una mossa più che giusta. Perché da un lato aiuta concretamente le persone che hanno problemi nel pagamento di rate o nell’accensione di un mutuo, dall’altro permette all’economia di muoversi verso un maggior numero di compravendite.

In questo scenario è da tenere in considerazione anche l’incidenza sui mutui dovuta all’effetto Trump.


Fonte