Ior New Concept Advisory

Condannati due ex dirigenti di Ior

Dopo 7 anni, sono stati condannati gli ex dirigenti di Ior Cipriani e Tulli a 4 mesi e 10 giorni di reclusione per violazione delle norme di antiriciclaggio.

La violazione delle norme antiriciclaggio

Roma. Dopo 7 anni arriva al suo termine il processo nei confronti dell’ex direttore generale dello Ior Paolo Cipriani e del suo ex vice Massimo Tulli. Due condanne a 4 mesi e 10 giorni di reclusione.

I due ex funzionari hanno violato le norme di antiriciclaggio. Nello specifico le accuse riguardano delle ritenute, che sono state esaminate nel corso di questi anni di processo. Omissioni che pare non rispettassero in alcun modo le norme attualmente in vigore sull’antiriciclaggio. I due sono stati però assolti dal presunto riciclaggio. Infatti sono stati accusati di reati minori, per questo una reclusione di breve durata.

A causa dell’ipotesi di una violazione delle norme di riciclaggio, la Procura sequestrò nel 2010 23 milioni di euro. Denaro che sarebbe stato trasferito da una filiale della Ior a una banca di J.P Morgan.

Lo scorso 20 gennaio il pm Fava si è espresso, affermando che “storicamente lo Ior si è sempre relazionato con le banche italiane senza spiegare alle stesse che cosa realmente accadesse lì. E’ visto come un luogo dove nascondere denaro di provenienza illecita. E ad oggi non avendo adempiuto a una serie obblighi normativi, lo Ior non può avere rapporti con le banche italiane”.

“L’ex direttore generale dello Ior Paolo Cipriani e l’ex vicedirettore Massimo Tulli sono stati assolti per l’accusa più grave che ha costituito l’impianto del processo, cioè la movimentazione di 23 milioni di euro. Siamo soddisfatti di questa vittoria”. Questa la dichiarazione della difesa dei due imputati.

Una vittoria per la legge e una sconfitta per i banchieri truffaldini.

Una giusta condanna

Questa vicenda dimostra come i processi di verifica delle norme antiriciclaggio a volte possono essere molto lunghi. Tuttavia l’importante è che la legge sia stata rispettata.

Una giusta condanna per i due dirigenti.


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