Interessi usurari: da pagare solo il dovuto 

L’azienda dovrà saldare solamente la parte restante prevista dai contratti dei mutui sottoscritti, non gli interessi usurari pretesi dalla banca. Questo il senso della sentenza emessa dal Tribunale di Pesaro lo scorso 5 luglio.

Il caso

Il Tribunale di Pesaro si è pronunciato su un contenzioso fra una società e una banca, la prima ricorrente contro la seconda. L’azienda che ha presentato denuncia per interessi usurari applicati dall’istituto di credito su due mutui distinti da 100mila e 230mila euro, facendo opposizione ad un precetto presentato dall’ente creditore.

La sentenza del giudice
La sentenza del giudice

Rifacendosi alla Sentenza della Corte di Cassazione numero 350 del 2013, ma anche agli articoli stessi del Codice Civile, (art. 1815 e 1419) riconosce come interessi usurari, anche quelli di natura moratoria, quelli applicati dalla banca all’azienda. Si legge nella sentenza: “dai contratti stipulati emerge chiaramente che il tasso di mora si andava a sommare agli interessi corrispettivi in caso di adempimento”.

Anche la CTU disposta dal giudice rileva come il “tasso applicato, sommando nei termini predetti il tasso di mora al tasso corrispettivo, superava in entrambi i mutui il limite del tasso soglia e ciò sia considerando nel calcolo le spese per imposte e tasse sia escludendole”.

Nel contempo però non ritiene che l’inadempimento nel pagamento delle rate da parte della società che è ricorsa in giudizio sia dipendente dagli interessi usurari, “in quanto le rate versate al momento della messa in mora erano ben inferiori a quanto ricevuto in linea capitale”.

Il giudizio

Alla luce di questi fatti il Giudice Davide Storti rileva inesistenti gli interessi usurari applicati dalla banca e quindi non dovuti per entrambi i mutui.

tribunale-di-pesaro-2Nel contempo, però, condanna la società a pagare alla banca la somma derivante dalla differenza di quanto ricevuto dalla banca al momento della stipula dei contratti e quanto pagato fino ad ora.

Condanna inoltre la banca al pagamento delle spese legali e per quelle legate alle perizie del CTU e del CTP.

Far valere i propri diritti

Attraversare momenti difficoltà economica e finanziaria è purtroppo un’eventualità abbastanza frequente per tante attività imprenditoriali, specialmente in un periodo di crisi come questo.

Non è però normale e non deve assolutamente tollerabile che le banche possano marciare, applicando interessi usurari, su queste condizioni di svantaggio da parte dei loro debitori.

Per queste ragioni è sempre bene affidarsi a professionisti competenti, in grado di trattare in maniera vincente una materia così ostica e farraginosa.