Rimborso New Concept Advisory

Un maxi rimborso per un contratto Swap

Bnl costretta a risarcire 10 milioni a una società affiliata ad una multinazionale francese per un contratto swap. Le accuse sono di contrasto dei principi di buona fede e diligenza in sede contrattuale.

La società coinvolta

Milano. Bnl ha risarcito oltre otto milioni di euro ad Altarea Italia, società attiva nella realizzazione di centri commerciali. Il rimborso scaturisce da un contratto derivato Swap che la società aveva sottoscritto con Bnl.

Nel 2007, Altarea Italia, appartenente al gruppo multinazionale francese Cogedim, aveva stipulato con una banca tedesca un finanziamento di circa 38 milioni di euro, finalizzato alla realizzazione di un centro commerciale. Per coprire il rischio causato da una variazione del tasso variabile, la società decide di contattare Bnl. Così stipula un contratto di tipo derivato Swap. Il contratto, che è ancora valido perché scade nel 2017, prevedeva lo scambio di denaro tra società e banca. Ma, col passare degli anni, il tasso Euribor è sceso tremendamente, fino a toccare il valore zero. La società, non avendo più copertura, è stata costretta a pagare cifre enormi: 8 milioni di euro in 8 anni.

Nel 2013 la società decide di chiedere giustizia. Così fa causa contro Bnl, contestando i principi di buona fede e diligenza della banca. Per rincarare la dose, vengono richiamate anche le norme a tutela dell’investitore.

L’accoglimento della richiesta e la condanna alla banca

Il Tribunale di Milano, accogliendo la domanda della società, ha affermato la responsabilità dell’istituto di credito in fase di stipulazione del contratto. Banca condannata a risarcire il maxi danno causato.

Bnl, dal canto suo, ha fatto appello e richiesto che venisse sospesa la esecutività della sentenza fino all’esito dello stesso. La Corte ha respinto questa domanda e la banca è stata dunque costretta ad emettere 21 assegni da 500.000 euro.

La decisione è scaturita dal fatto che la banca è sempre tenuta ad osservare gli obblighi informativi e di rispetto delle normative, sia quando conduce rapporti con aziende che con privati. Dunque possiamo considerare questa vicenda come un precedente per chi stipula contratti senza essere tutelato contro il rischio di innalzamento dei tassi sugli indebitamenti e per poi ritrovarsi a pagare cifre da capogiro, senza saperlo preventivamente.

Attenzioni agli investimenti che attuate

La vicenda di Bnl dimostra come spesso le banche propongano contratti rischiosi ai clienti, senza preoccuparsi di eventuali conseguenze. Fortunatamente il Tribunale di Milano ha accolto le richieste di risarcimento e ora la società può star tranquilla.

Ricordatevi sempre di preservare il vostro patrimonio finanziario. E che l’unico modo per farlo è affidarsi a professionisti del settore, che hanno già vinto contro le banche.


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