Usura Bancaria New Concept Advisory

Dei tassi di interesse sospetti

Alessandro Profumo è stato rinviato a giudizio dal Tribunale di Lagonegro. L’accusa è di aver applicato usura bancaria su un’esposizione debitoria.

Il rinvio a giudizio

Usura bancaria. Un’accusa molto grave quella per cui è stato rinviato a giudizio il neo amministratore delegato di Leonardo, Alessandro Profumo.

Il Tribunale di Lagonegro ha preso questa decisione, accogliendo la richiesta della Procura della Repubblica. Coinvolto in queste accuse anche Raffaele Picella, ex presidente della Banca della Campania.

Un caso che risale al 2014 dopo la denuncia di un imprenditore, che affermava che erano presenti tassi d’usura nei sui conti presso Monte dei Paschi di Siena e Banca della Campania. Sono emersi tassi d’interesse da capogiro. Percentuali stimate superiori al 190% per Mps e, addirittura, al 510% per Banca della Campania. La cifra pagata ingiustamente ammonta a 190.000 euro e riguarda una esposizione debitoria fittizia.

I legali di Profumo non sono per niente preoccupati dell’accaduto, anzi affermano che il manager è completamente estraneo ai fatti. In primis, perché sostengono che non sono state superate le soglie di usura, poi perché i contratti risalgono a molto tempo prima che Profumo entrasse in Mps. Profumo è indagato solo perché era il legale rappresentante al momento in cui è stata aperta l’indagine.

Il processo avverrà il prossimo 23 maggio.

E’ necessario far chiarezza

La situazione di Profumo è alquanto strana. Nonostante sia neo amministratore delegato di Leonardo, è rinviato a giudizio per possibili illeciti. Bisogna far chiarezza sulla vicenda, vista anche la posizione che ricopre attualmente.

Ma non è il primo caso di presunta usura bancaria in Italia. Anche a Comiso c’è stata una vicenda in cui gli interessi di un conto erano al 453%.


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