Usura bancaria certificata, assolti i funzionari

Il giudice ha assolto i due funzionari imputati in un processo per usura bancaria, riconoscendo però implicitamente che il reato si è comunque configurato.

La storia

logo-banca-regionale-europea-milano-milanomiaNel marzo del 2015 due funzionari della filiale Bre Banca di Morozzo, nel cuneese, furono denunciati da due clienti titolari della società di Margarita, la Sier impegnata nel campo delle energie rinnovabili. L’accusa nei confronti dei bancari era stata l’applicazione di interessi usurari fino al 25,4% sul conto corrente dell’azienda nel periodo che compreso fra il 2002 e il 2009. Il tutto sullo “scoperto” dal fido che la società aveva.

Secondo le direttive emanate dalla Banca d’Italia questa è però una commissione non un interesse, la commissione di massimo scoperto, facendo anche riferimento ad altri casi nei quali la Cassazione ha assolto i singoli bancari.

La sentenza

E anche in questo caso, il giudice del Tribunale di Cuneo si è attenuto a questa interpretazione assolvendo con formula piena “per non aver commesso il fatto” i due imputati.

Il Tribunale di Cuneo
Il Tribunale di Cuneo

Una sentenza che non vede però concorde l’avvocato dei due imprenditori convinto che anche la Banca d’Italia, con le modifiche operate sulle istruzioni del calcolo degli interessi, abbia contravvenuto alla legge. L’adeguamento alle circolari, insomma, non può esser considerato una scusante.

La sentenza, sempre secondo l’avvocato della parte lesa, presenta comunque per come è formulata, una “chiara ammissione che il fatto sia stato commesso“; secondo la sentenza non direttamente dai due funzionari imputati e poi prosciolti, ma da qualcun altro. Ed è per questo motivo che diventa necessario risalire alla reale responsabilità di chi ha commesso il reato di usura bancaria.

Affidarsi ad esperti

Non tutti i giudici utilizzano la medesima interpretazione della legge, come dimostra questa sentenza. Per questo è necessario più che mai affidarsi a professionisti esperti e capaci di trattare una materia così complicata. Professionisti in grado di dimostrare l’esistenza o meno di reati o pratiche illecite su mutui e conti correnti. Occorre affidarsi a chi le banche sa come batterle in sede dibattimentale, perché lo ha già fatto più volte.

 

 

 

 

 

 

Fonte: La Stampa