Condannate due banche per anatocismo a Bari

Due cause diverse, due sentenze distinte, ma l’esito è il medesimo: banche condannate per anatocismo a rifondere i clienti.

Le due storie

intesaLa prima delle due condanne riguarda Banca Intesa San Paolo che pagherà 72mila euro. Oltre questa cifra la banca pagherà anche gli interessi del maltolto e le spese legali. Sì, maltolto, quello che negli anni Intesa ha intascato alle spalle di un ultraottantenne di Mola, in provincia di Bari, prelevando indebitamente dai suoi conti. Illegittima applicazione della capitalizzazione trimestrale degli interessi passivi; illegittima applicazione di valute d’uso non concordate con il correntista; illegittima applicazione delle commissioni di massimo scoperto; mancata pattuizione del tasso degli interessi attivi sono le attività illecite compiute nei confronti del cliente. Per questo motivo il giudice ha espresso la propria condanna nei confronti dell’istituto bancario.

Altra banca, la Carime, stesso risultato: condanna da 25mila euro per anatocismo sui conti di un altro cliente. Stessa condanna nei confronti dell’istituto bancario, comminata dai giudici del foro del capoluogo pugliese.

Affidarsi agli esperti

Fondamentale, anzi indispensabile, per avere ragione della banca è non lasciare che a trattare i propri interessi e le proprie rivendicazioni economiche nei confronti di una banca sia un legale qualsiasi.

Anatocismo e usura bancaria rappresentano una materia ostica, di difficile trattazione. Per questo motivo serve chi è specializzato in questo campo. Per questo è necessario affidarsi a professionisti seri e qualificati, che possono vantare esperienza nei confronti delle banche.

 

 

 


Fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno