Rimborso New Concept Advisory

Un rimborso ingiusto.

La diocesi di Vicenza sta patteggiando con Popolare Vicenza per una transazione di rimborso azioni pari a 9 euro l’una. Titoli che a dicembre 2015 valevano 62,50. Iniziativa ritenuta ingiusta dal presidente di Triveneto.

La diocesi tratta con Popolare Vicenza

La diocesi di Vicenza e il vescovo Beniamino Pizziol stanno tentando una transazione a 9 euro per le azioni in loro possesso del valore di 62,50 euro a dicembre 2015, per un totale di circa 1 milione e 600.000 euro. Oltre 26.000 quote acquistate prima del 2007. Alfredo Belluco, presidente Triveneto, non vede positivamente questa iniziativa, in quanto decine di migliaia di risparmiatori e aziende non possono accettare questa offerta. Infatti i loro risparmi sono frutto di anni di lavoro e sacrifici, non certo di lasciti e offerte dei fedeli.

Anche la motivazione di salvare i dipendenti lascia il tempo che trova. Con la fusione con Veneto Banca il destino di buona parte di loro è segnato, per la sovrapposizione di molte filiali, ma anche per l’avvento di tecnologie digitali sempre più sofisticate, che permettono di utilizzare meno personale nelle filiali. Il vero fronte è sui crediti deteriorati NPL a sofferenza, che tutte le banche, non solo Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, dichiarano di vantare nei confronti della clientela.

Gli illeciti

Da una attenta analisi, risulta che solo una minima parte dei crediti risulta dovuta. Circa l’80% può essere contestata per anomalie e illeciti calcoli civili e penali. Tra queste troviamo truffe, anatocismo e usura, ovvero il sistematico superamento del tasso soglia massimo previsto dalla legge. In questo senso, la Banca Popolare di Vicenza è quella che ha commesso più illeciti di tutte le altre.

Solo in Veneto queste sofferenze sono stimate per 18 miliardi di euro. A questo proposito Belluco sta predisponendo una denuncia contro la Cgia Mestre, per diffusione di notizie false e tendenziose. Il Veneto sta cadendo a pezzi, le aziende chiudono perché non riescono a ricapitalizzarsi e il patrimonio immobiliare frutto di sacrifici di generazioni, sta andando all’asta. Solo a Padova e provincia sono 18.000 le esecuzioni immobiliari in corso. Bisogna impedire questa catastrofe che purtroppo porterà a una moltitudine di suicidi e di malattie connesse alla depressione.

Un altro tassello nel caso Popolare Vicenza

Questa vicenda dimostra come la trattativa in corso da parte della diocesi di Vicenza verso BpVi non è vista di buon occhio. Questo perché molti consumatori hanno impiegato anni e sacrifici per accumulare i soldi delle attuali azioni che adesso hanno un valore pari quasi a 0.

Ma molte di esse contengono illeciti, per cui è possibile contestare la richiesta di 9 euro di rimborso, per puntare al risarcimento totale del valore delle azioni.


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