Anche il vicesindaco di Latina sotto indagine per usura bancaria

briganti-paolaInsieme ad altri tredici funzionari di banca, anche il vicesindaco di Latina Paola Briganti risulta indagata per un caso di usura bancaria. Il vicesindaco, anche assessore alla trasparenza e alla legalità del comune laziale, lavora all’interno di Unipol. Per questo motivo, insieme ad alcuni colleghi e ai vertici ai membri del Consiglio di Amministrazione della banca, dovrà esser sottoposta a degli accertamenti da parte dell’autorità giudiziaria.

Ad indagare sui funzionari di banca il sostituto procuratore di Latina Marco Giancristofaro che, una volta raccolte anche le memorie difensive o ascoltati gli interrogatori, deciderà sull’eventuale rinvio a giudizio.

La vicenda

Secondo quanto emerso dalle indagini, ma anche da una consulenza tecnica affidata ad un commercialista, fra il 2002 e il 2013, i vertici e i funzionari di Unipol si siano fatti corrispondere dall’amministratore di una società di Latina, impegnata nella commercializzazione delle carni, interessi a tassi usurari sul conto corrente della srl, aperto presso una filiale della cittadina laziale dell’istituto di credito. unipol-usura-bancaria

Non si tratta di una cifra ingente, si parla di oltre 5mila Euro, che sarebbero stati richiesti nel corso di 11 anni. Tanto basta però per far finire sotto accusa i direttori della filiale di Latina che si sono succeduti negli anni, ovvero Paola Briganti, Giovanni Laddoma, Alberto Zagni, Paolo Ciampi, attualmente direttore generale dell’Ater di Latina, e Carla Parisella, di Fondi. Indagati, poi, anche i manager che si sono succeduti alla presidenza del CdA di Unipo, Ivano Sacchetti, Maria Bettazzoni, Pierluigi Stefanini e Oscar Guidetti, e quelli che si sono succeduti nel ruolo di direttore generale della stessa banca, Antonio Di Matteo, Nicola Orazzini, Emanuele Marsiglia, Luciano Colombini e Stefano Rossetti.

La reazione

briganti-paolaNon si è in realtà scomposta più di tanto la donna, che a margine di un consiglio comunale, ha fatto sapere di esser al corrente delle indagini a suo carico. Indagini ritenute una cosa normale, derivate da una “problematica frequente nel mondo bancario”. Il vicesindaco di Latina ha inoltre ricordato come queste siano cause che hanno solitamente risvolti civili e di prendere atto che la società che si ritiene parte lesa, abbia optato per una denuncia penale.

Fatevi valere

In questo caso a fare notizia è il coinvolgimento di una persona che, oltre a lavorare in banca, ricopre un ruolo politico: vicesindaco e assessore alla legalità.

Poco importa: quello che conta è che ci sono precise responsabilità davanti alle quali nessun bancario può sottrarsi. Responsabilità che possono avere, non è ancora detto in questo caso, anche risvolti di tipo penale, davanti ad un caso di usura bancaria.

Poco importa anche se la cifra in questione sia relativamente bassa: che si tratti di 5mila o 1 milione di euro, se i soldi sono i vostri è giusto pretendere la loro restituzione.

Affidatevi però a chi di questa materia se ne intende, affidatevi a chi è in grado davvero di valutare innanzitutto se i soldi vi sono davvero dovuti e poi di vincere una causa contro una banca. Non sono molti, in Italia, gli avvocati in grado di ottenere questi risultati. Scegliete quelli giusti.

 


Fonte: LatinaOggi