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Indagini in corso per i dipendenti di Ubi Banca

Vertici d’alto livello, tra cui l’attuale amministratore delegato Victor Messiah, coinvolti in un’indagine per manipolazione di assemblea soci e altri illeciti finanziari. Ora si attende la sentenza finale.

La manipolazione dell’assemblea e il coinvolgimento di personalità di spicco

Bergamo. La Procura ha messo gli occhi su Ubi Banca. Infatti è stato richiesto un maxi rinvio a giudizio per circa 30 persone. Spiccano nomi molto importanti, tra cui diversi amministratori ma anche ex dipendenti del colosso bancario. Giovazzi Bazoli e la figlia Francesca, Franco Polotti, Emilio Zanetti, Andrea Moltrasio, Italo Lucchini e Maro Cera. Coinvolto anche l’attuale Ad Victor Messiah. Tutte le figure importanti sono sotto inchiesta. Si parla di reati non indifferenti. Manipolazione dell’assemblea dei soci e ostacolo alle funzioni di vigilanza. Materia regolata dalla legge 231 del 2001, che prevede regolamentazioni ben precise sotto l’aspetto del controllo delle assemblee e della vigilanza bancaria.

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Serve una regolamentazione più severa per le banche e i dirigenti

Per arrivare a un punto consistente del caso, le indagini sono iniziate in maniera silenziosa dal 2014, per poi uscire allo scoperto nel mese del maggio dello stesso anno, precisamente in data 14 del mese. Una vera sorpresa per i vertici bancari, che si sono ritrovate le autorità a richiedere documenti importanti durante un assemblea per approvare i conti trimestrali.

Le indagini sono partite a seguito di alcune segnalazioni riguardanti un’assemblea effettuata nell’aprile 2013. In quella occasione, sembra che i vertici delle filiali bresciane e bergamasche della banca avevano un patto per manipolare gli esiti dell’assemblea. In sostanza, avevano prodotto delle documentazioni per pilotare le decisioni dei soci presenti, inducendoli a fare investimenti e nomine che per loro erano più comode. In questa maniera, si sarebbe arrivati a un controllo dell’area bancaria di Brescia e Bergamo da parte di un team di persone che aveva deciso precedentemente la cosa a tavolino. Una truffa verso tutti i soci di Ubi Banca in pratica. Ricordiamo che qualsiasi decisioni o eventuale patto deve essere comunicato preventivamente a Bankitalia e alla Consob, in maniera tale che possono effettuare i dovuti controlli del caso e dare l’ok o l’annullamento per la proposta avanzata da un istituto di credito.

A seguire questa assemblea, altri casi di manipolazioni sarebbero seguiti. Ora i pm stanno facendo luce sulla vicenda, cercando di ricostruire tutti i fatti accaduti e punire i responsabili.

La faccenda “pratiche di favore”

Altra faccenda per cui sono stati citati in giudizio i vertici di Ubi riguarda alcune pratiche effettuate dalla banca riguardanti dei beni intestati illecitamente a società di “amici fidati e parenti dei dirigenti coinvolti”. Al momento sembra siano coinvolte delle imbarcazioni e una società di nome Cessna 500 Citation. L’ipotesi è che questi beni siano stati trasferiti a prezzi di favore o ceduti senza ascoltare alcuna concorrenza, per favorire alcune alte cariche della banca. Al momento non si possiedono prove sufficienti per formulare una sentenza, ma le Autorità stanno facendo luce sul caso.

Giovanni Bazoli, uno degli indagati, si mostra totalmente indignato per questa inchiesta. “Finalmente potremo esplicitare tutte le difese per dimostrare l’assoluta infondatezza delle accuse davanti a un giudice terzo. A tal merito saranno anche espresse alcune osservazioni su alcune modalità con cui è stata condotta questa inchiesta”. Secondo l‘alto dirigente di Ubi, tutta la questione riguarda un’azionista frustato e arrabbiato con la banca. Se davvero così fosse, allora perché le Forze dell’Ordine stanno indagando così strenuamente? I conti non tornano. Come sempre, le banche fanno orecchie da mercante sulle questioni che la riguardano e si difende respingendo tutte le accuse.

Mai farsi piegare dalle banche

Non fatevi ingannare dai soprusi e dall’atteggiamento arrogante dei bancari. Potete anche voi difendervi dalle ingiustizie e ottenere il rimborso sicuro delle somme perse.

Ma questo potrà avvenire solo se vi affidate a un team esperto in materia. Ricordate che, se avete problemi nei vostri conti, contratti finanziari o mutui, potete chiamarci: 0375-833181.


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