Banche Venete correntisti New Concept Advisory

Dall’aiuto di Intesa alle conseguenze per i risparmiatori veneti

Con la certezza che le banche venete saranno inglobate da Intesa Sanpaolo, vediamo se ci saranno dei cambiamenti per i risparmiatori di questi istituti.

Una fusione dettata dalla necessità

Da pochi giorni lo scenario di crisi delle banche venete è cambiato, e si prospetta un futuro roseo per Banca Veneta e Popolare Vicenza. Infatti Intesa Sanpaolo si è fatta avanti, affermando di voler inglobare e fondere le due banche all’interno del colosso italiano. I motivi di questa scelta sono molteplici. In primis, c’è stata la richiesta diretta di aiuto del Ministro dell’Economia Padoan, che aveva promesso agli italiani nessun bail-in. Per chi non sapesse cos’è questa manovra, è un metodo per risanare i conti in rosso di una banca. Però, essendo una misura molto estrema, richiede l’aiuto e l’intervento diretto dei risparmiatori.

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Si erano aperte molte lamentele e discussioni riguardanti il bail-in, con gli italiani già truffati dallo scandalo delle azioni delle banche venete ritrovatesi azzerate o di valore vicino allo zero. Quindi un bail-in implicava ancora più debiti per persone che già si sono visti persi i loro soldi e sono in una situazione di disperazione. A tal proposito, è importante ricordarvi che potete reagire a questa ingiustizia, denunciando le banche coinvolte e assumendo un team di persone professioniste in materia, che sapranno garantirvi il rimborso dovuto.

La seconda motivazione che ha portato i vertici di Intesa a cedere alla richiesta di aiuto, è stata una visione a lungo termine dello scenario di crisi delle banche venete. Infatti, se fosse entrata in scena la crisi totale degli istituti, l’intera economia italiana, ormai dipendente da queste banche, sarebbe stata colpita duramente. Per sanare l’emorragia provocata dal crollo dei due istituti veneti, sarebbe stato necessario un dispendio maggiore di risorse da parte dell’intero sistema bancario italiano. Insomma, fusione e aiuto sì, ma con motivi ben precisi dietro questa decisione.

Obbligazionisti e correntisti: nessun cambiamento in vista

Ma cosa cambierà, nel concreto, alle persone che hanno aperto dei conti o possiedono delle azioni in Veneto Banca e Popolare Vicenza? Sostanzialmente nulla, perché di fatto le banche saranno autonome, ma semplicemente inglobate in un grande gruppo bancario non in crisi. Anzi, è possibile anche che ci siano miglioramenti in vista. Perché l’obiettivo di Intesa, assieme al supporto dello Stato, è far uscire dallo scenario buio le due banche in crisi. Per cui niente più crediti deteriorati presenti. Questo porterebbe a un fermo ai conti cali dei valori dei titoli azionari veneti.

Si potrebbe anche aprire una strada in cui i risparmiatori potrebbero essere maggiormente ascoltati dai Tribunali e dai Giudici in merito allo scandalo azioni. Questo perché l’Italia non si ritroverebbe più nella stessa situazione di crisi di prima.

C’è da precisare che, oltre ai correntisti e risparmiatori classici, anche gli obbligazionisti possono stare tranquilli. Nessun cambiamento in vista neanche per loro o per la categoria senior. Solo ipotesi e scenari positivi all’orizzonte. Una prospettiva che finalmente può mettere l’animo in pace ai correntisti. Ora si aspetta solo l’ok dell’Ue e della Bce per dare inizio all’intero processo.

Uno scenario positivo, in cui il risparmiatore è nuovamente protagonista

Finalmente le banche venete si stanno avviando verso la tanto agognata ripresa. Una dura battaglia per arrivare a questo risultato, in cui si erano prospettati scenari veramente negativi. Fortunatamente, non sono capitati e ora i cittadini possono tirare un sospiro di sollievo.

Non fatevi cogliere alla sprovvista. Se avete problemi nei vostri conti, contratti finanziari o mutui, non esitate a chiamarci: 0375-833181.


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