Mutui New Concept Advisory

Un raggiro per autofinanziarsi

Banca Popolare di Bari sotto inchiesta per presunti illeciti. Precisamente si parla di autofinanziamenti attraverso la stipula di mutui. Sequestrate tutte le documentazioni e il server dell’istituto.

Un sistema ingegnoso

La banca Popolare ha studiato un sistema ingegnoso per autofinanziarsi. Praticamente apriva una linea di credito e, in contemporanea, chiedeva al cliente di acquistare un pacchetto di azioni con una parte del finanziamento. In questa maniera poteva autofinanziare le proprie azioni. Ennesima truffa attuata da una banca a danno dei clienti.

È questo un pezzo centrale dell’inchiesta condotta dalla Procura sulla Banca Popolare di Bari. Il rilascio di linee di credito, in via diretta o indiretta, con l’acquisto di azioni è ciò di cui si occuperà principalmente l’indagine. Così la guardia di finanza ha sequestrato carte e documenti all’interno della sede di corso Cavour.

Un filone che, passando dalle modalità di accesso al credito e di acquisto di azioni, punta in realtà a verificare l’effettiva solidità della banca. La legge infatti prevede che le azioni autofinanziate non vadano calcolate nei cosiddetti mezzi propri, cioè la raccolta effettiva della banca. Infatti la solidità dell’istituto è indicata dai soldi veri che ha in cassa.

Un’analisi rigorosa comprende anche l’importanza del ruolo rivestito dai maggiori azionisti dell’istituto,  soprattutto laddove quest’ultimi siano precettori di finanziamenti da parte della banca. Il finanziamento ai maggiori azionisti, ove sia finalizzato, direttamente o indirettamente, all’acquisto di azioni proprie costituisce, di fatto, un’elusione del limite posto alla detenzione di azioni proprie ai fini della valutazione del cosiddetto patrimonio di vigilanza dell’istituto.

I trattamenti di favore

La domanda è dunque: quante azioni sono state comprate con soldi veri? E quante autofinanziate dalla Popolare di Bari? Cosa indicano i bilanci? Cos’è stato detto a Bankitalia e Consob?

Una risposta potrà arrivare dal sequestro dei server effettuato nella sede centrale di corso Cavour. Oltre che dai telefoni e tablet sequestrati ai manager della banca. La procura, però, già oggi è convinta che “può essere stato fatto danno alla solidità patrimoniale della banca”.

Un primo punto deriva dal trattamento di favore riconosciuto nei confronti di un importante azionista, il gruppo Debar, che secondo l’accusa (è bene però ricordare che né imprenditori né nessuno della banca è indagato, in un’inchiesta che al momento è contro ignoti) sono riusciti a vendere più di 4 milioni di azioni a marzo, prima della svalutazione del titolo del 20%, scavalcando in lista d’attesa altri piccoli risparmiatori.

“Ma non abbiamo registrato alcun guadagno – hanno spiegato dalla Debar – dalla svalutazione dei titoli abbiamo avuto una perdita secca di circa 440mila euro”. Debar è soltanto una delle imprese che potrebbe aver ricevuto comportamenti di favore da parte della banca. È necessario un approfondimento in merito all’esistenza di comportamenti analoghi nei confronti di altri azionisti di rilievo, secondo la procura. I pm vogliono anche verificare se ci siano state agevolazioni o facilitazioni nella forma del prestito, a favore di soggetti già azionisti della banca.

Quella della vendita privilegiata è comunque soltanto una parte della questione. È per esempio necessario fare approfondimenti sulle modalità con le quali la banca concedeva prestiti. Per la verifica circa la sussistenza di idonee garanzie a copertura dei finanziamenti, in qualsiasi forma gli stessi vengano concessi.

In conclusione il caso di Popolare di Bari è delicato e da esaminare.

Una banca che opera nel proprio completo interesse

L’indagine mostra come la banca si autofinanziava tramite i contratti di mutuo dei suoi clienti. Ma non solo. Infatti attuava presunti atteggiamenti di favoreggiamento verso alcuni dei correntisti, ritenendoli “migliori” di altri. Ancora una volta viene mostrato come gli istituti di credito pensino solo a fare soldi, danneggiando i propri clienti.

Bisogna reagire agli illeciti e l’unico modo per farlo è affidarsi agli esperti in materia. Ricordatevi di informarvi sempre circa la vostra situazione bancaria.


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