Mancanza di controlli interni: multata banca

Ancora un caso di multa comminata ad una banca: mancanza di controlli interni la motivazione della Banca d’Italia. Siamo a Sassano, comune di 5mila abitanti in provincia di Salerno. Ad esser penalizzato è proprio il Credito Cooperativo di Sassano che, dallo scorso primo luglio, è confluito in seguito ad una fusione nella Banca del Cilento e Lucania Sud.

La vicenda

credito-di-sassanoAd intervenire nei confronti dell’istituto bancario campano è stata direttamente la Banca d’Italia, con un documento datato 12 aprile, pubblicato sul bollettino di Vigilanza della banca nazionale. Le ispezioni effettuate nei mesi scorsi, da parte dei funzionari di Palazzo Koch hanno riscontrato «carenze nell’organizzazione e nei controlli interni da parte di componenti ed ex componenti del Consiglio di amministrazione e del direttore generale».

Una sanzione derivata dall’accertamento da parte degli ispettori di violazioni delle normative stabilite in ben tre circolari diffuse da Bankitalia in tema di istruzioni di vigilanza per le banche. Di qui il provvedimento, firmato dal governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco, che comporta una multa di 267mila euro, da suddividere fra i responsabili a vario titolo di queste mancanze.

banca d'italiaIn realtà le sanzioni massime arrivano a 28mila euro e quelle minime a 22mila euro e sono state comminate a otto funzionari a vario livello, per chi ha fatto parte del Cda del Credito Cooperativo di Sassano. Il direttore generale e due componenti del collegio sindacale sono stati invece puniti con 22mila euro di multa, mentre un terzo membro del collegio sindacale con 16.500 euro.

E non è la prima volta che il Credito Cooperativo di Sassano incorre in una punizione del genere da parte della Banca d’Italia. Il precedente analogo, datato maggio 2013, era stato di oltre 64mila euro. E una multa del genere era toccata nel 2014 anche alla Banca del Cilento e Lucania Sud nel quale quella di Sassano è confluita, ricevendo una multa di oltre 291mila euro. Banca del Cilento che si trova alle prese con un’altra questione giudiziaria di cui vi abbiamo dato notizia nei giorni scorsi.

Che fare?

Il panorama che viene disegnato da questo e da tutti gli altri casi di cui vi abbiamo riportato notizia non è certo edificante. In questo caso abbiamo banche che non rispettano le norme interne di controllo, ma banche alle quali affidiamo i nostri soldi. E il fatto che a rilevarle siano altre banche che han commesso le stesse violazioni non è certo confortante.

E allora è il caso di controllare a chi affidiamo i nostri soldi, è il caso di essere vigili. Ed è il caso, se necessario, di tutelare i nostri risparmi. Come? Affidandosi a dei professionisti. Per non sentirsi dire da una banca: «abbiamo perso i vostri soldi», come sta capitando troppo spesso, è il caso di tutelarsi e far analizzare i propri conti in maniera gratuita per poi far valere i propri diritti.

 

 


Fonte: La città di Salerno