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Denis Verdini condannato a 9 anni nel processo del Credito fiorentino

Il Tribunale di Firenze ha condannato Denis Verdini a 9 anni nell’ambito del processo per il crac del Credito cooperativo fiorentino. 7 anni per bancarotta e 2 per truffa.

Le persone coinvolte

Il Tribunale di Firenze ha condannato Denis Verdini a 9 anni nell’ambito del processo per il crac del Credito cooperativo fiorentino. La pena, 7 anni per la bancarotta e 2 per la truffa. I giudici hanno inflitto cinque anni e sei mesi a Riccardo Fusi e Roberto Bartolomei. Condannato anche il deputato di Ala Massimo Parisi. Il Tribunale ha disposto l’interdizione perpetua dai pubblici uffici per Verdini, Fusi e Bartolomei.

All’ex direttore generale del Ccf Piero Italo Biagini, sono stati inflitti sei anni. Pene da un anno e sei mesi e 4 anni e mezzo anche per gli amministratori della Ste, la società che pubblicava il Giornale della Toscana, e della Sette Mari che mandava nelle edicole il settimanale Metropolis. Il collegio ha invece assolto alcuni imprenditori che avevano ottenuto finanziamenti dal Ccf, “perché il fatto non sussiste”.

Non è finita, rispettiamo la sentenza ma siamo pronti a combattere e attendiamo le motivazioni per andare in appello” dice il legale di Verdini. “Ci aspettavamo ben altra sentenza considerando quanto il processo aveva posto in luce in favore del senatore Verdini.

2 milioni e mezzo da pagare

Verdini, Parisi, e altre nove persone sono state condannate dal Tribunale di Firenze “al pagamento a favore della Presidenza del Consiglio dei ministri di una provvisionale immediatamente esecutiva nella misura di euro 2.500.000,00″ per i reati relativi alla truffa ai danni dello Stato. I giudici hanno disposto che il risarcimento danni siano liquidati in separata sede. I condannati dovranno pagare anche le spese legali sostenute dalla Presidenza del Consiglio dei ministri stabilite in 20.000 euro e i danni alla Banca d’Italia, parte civile nel processo, quantificati in 175.000 euro come “provvisionale immediatamente esecutiva. Il Tribunale ha ordinato anche nei confronti di Verdini, Parisi e di altri cinque condannati “la confisca della somma di euro 4.049.022,00, corrispondenti ai contributi erogati dalla Presidenza del Consiglio dei ministri alla Sette Mari scarl per gli anni di competenza 2008-2009”.

L’indagine

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Torino. Noto broker di una banca privata truffa i propri clienti

Denis Verdini era stato rinviato a giudizio per associazione a delinquere, bancarotta fraudolenta, appropriazione indebita, truffa ai danni dello Stato il 15 luglio del 2014. Secondo l’accusa, finanziamenti e crediti milionari sarebbero stati concessi senza garanzie, sulla base di contratti preliminari di compravendite ritenute fittizie. Soldi che per la Procura di Firenze venivano dati a persone ritenute vicine a Verdini, sulla base di documentazione carente.

In totale, secondo la magistratura, il volume d’affari sarebbe stato pari a 100 milioni di euro, deliberati dal cda del Credito. I cui membri partecipavano all’associazione svolgendo il loro ruolo di consiglieri quali esecutori delle determinazioni del Verdini. In sintesi, Verdini decideva a chi dare, e quanto, mentre gli altri si limitavano a ratificare senza sollevare alcuna obiezione. A dare il via all’indagine, la relazione dei commissari di Bankitalia. Relazione che in 1.500 pagine, allegati compresi, avevano riassunto lo stato di salute della banca di Verdini. E le anomalie riscontrate.

Un caso non indifferente

Quello del crac fiorentino è una vicenda da non sottovalutare. Infatti sono state mosse ingenti somme di denaro, per favorire Verdini e i suoi  collaboratori, danneggiando tantissime persone.

Ricordatevi sempre di difendervi da queste illegalità. Questo perché molte aziende rischiano di fallire proprio a causa di queste truffe.


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