Indagati dirigenti di Intesa San Paolo

La Procura di Ragusa ha aperto un’inchiesta per usura bancaria a carico di tre dirigenti di Intesa San Paolo. La denuncia è stata presentata da un imprenditore catanese. Il Pubblico Ministero ha richiesto l’incidente probatorio al GIP.

Tribunale di Ragusa (1)

Tre ex presidenti del Consiglio di Gestione del Gruppo INTESA SANPAOLO, Piero Salza, Andrea Beltratti e Gian Maria Gros Pietro. Quest’ultimo, tutt’ora, presidente del Consiglio di Amministrazione, sono stati iscritti nel Registro degli indagati a Ragusa per usura bancaria.

 

Le indagini sono dirette dal PM dott. Gaetano Scollo, il quale ha anche richiesto al GIP autorizzarsi incidente probatorio, che, tuttavia, è stato respinto.

La vicenda

Un imprenditore catanese, nel settore dell’agriturismo, è stato segnalato in sofferenza alla Centrale dei Rischi da Intesa San Paolo, per un debito ritenuto inesistente in quanto sarebbe viziato da usura.

In particolare, su alcune linee di credito utilizzate nel tempo su un conto corrente a partire dal 2001, sarebbero stati rilevati interessi sistematici sopra soglia che cambierebbero completamente la contabilità. Secondo l’imprenditore, infatti, il suo saldo sarebbe a credito, anziché a debito.

Il problema è che la segnalazione a sofferenza ha causato la chiusura di tutti gli accessi al credito nel sistema e l’imprenditore si è trovato costretto a chiudere i battenti.

Ove fosse confermato quanto denunziato dall’imprenditore ci troveremmo di fronte ad un caso di quelli che accadono molto spesso in Italia.

La banca applica interessi non dovuti, il debito sul conto lievita fino a quando l’imprenditore non riesce più a farvi fronte e a questo punto la banca chiede il rientro immediato e segnala a sofferenza.

Il problema della segnalazione a sofferenza è la più grave delle ingiustizie, poiché si scatena un meccanismo effetto domino. Anche per direttive della Banca d’Italia, quell’imprenditore non ha quindi più accesso al credito. Risultato: deve chiudere, proprio come è accaduto nel caso di Catania.

Gli imprenditori accorti devono far controllare i propri rapporti bancari da avvocati esperti in diritto bancario prima di entrare in difficoltà con la banca. In tal modo potranno stabilire strategie di attacco e di uscita da quella banca senza conseguenze negative per la loro attività imprenditoriale.

 


Redazione New Concept Advisory

FONTE Corriere quotidiano 10.6.16 cronaca

FONTE: Sicilia Journal 10 giugno 2016

FONTE: IENE SICULE – CRONACA – 9.6.16