Pagare normalmente il mutuo è un diritto

Pagare normalmente un mutuo è un diritto per chi lo ha contratto. Questo, in estrema sintesi, è il verdetto proveniente dal Tribunale di Messina. L’ordinanza emessa dal Giudice Milena Aucelluzzo, relativa alla causa discussa presso il foro messinese parla chiaro: una banca non può recedere da un mutuo, mettendo nelle condizioni il mutuatario di dover pagare la sua restante parte immediatamente. Un’ordinanza che farà scuola.

La storia

La vicenda ha luogo in Sicilia, fra un’azienda di costruzioni edili e uno dei maggiori gruppi bancari a livello nazionale, subentrata ad una banca locale. L’azienda aveva contratto un mutuo con la banca pari a 950.000 euro. La società edile aveva anche aperto un conto con la stessa banca, attraverso il quale pagava anche le rate del mutuo stesso.

tribunale messinaNel 2015 però la ditta aveva contestato l’applicazione di interessi illegittimi sul conto corrente. Per tutta risposta la banca, con una vera e propria ritorsione recede dal conto corrente, chiudendolo con una decisione unilaterale ma, soprattutto, recede anche dal mutuo. L’azienda si trova pertanto nella condizione di dover pagare immediatamente tutto il debito residuo.

Secondo la tesi della banca, il suo operato era legale, alla luce del fatto che la società non aveva pagato una rata del mutuo e aveva omesso alcune comunicazioni importanti relative ad alcuni cambiamenti al suo interno alla banca stessa.

Dal canto suo l’impresa, affidando l’incarico all’avv. Patrizia Fazzi è ricorsa d’urgenza al Tribunale ex art. 700 c.p.c., chiedendo il ripristino immediato del mutuo e il diritto del mutuante di pagare normalmente e regolarmente le rate secondo le loro naturali scadenze.

La decisione del giudice

tribunale messina 2Il giudice accoglie così la richiesta dell’azienda di costruzioni edili, riconoscendola valida e fondata. L’ordinanza non interviene in merito al contenzioso che si è creato fra i contendenti, ma in merito alla manutenzione del mutuo. La mancanza vera e propria del pagamento di una rata del mutuo può esser considerata tale solo dopo 180 giorni dalla sua scadenza.

Non solo, ma condanna la banca a pagare oltre 4 mila euro delle spese processuali. La società potrà dunque pagare normalmente il mutuo come era stato stabilito dal contratto iniziale.

Il parere dell’esperta

chiericati

“Si tratta di un provvedimento molto importante perché dimostra ancora una volta che contro l’arroganza e lo strapotere delle banche si può vincere semplicemente rivolgendosi all’autorità giudiziaria” afferma l’avvocato Rosa Chiericati, che sta conducendo e vincendo numerose cause contro gli istituti bancari intentate da clienti che si sono ribellati a questo sistema.

“In questo caso l’impresa era stata punita dalla banca stessa perché aveva osato contestare l’illegittimità degli interessi applicati sul conto corrente. La banca era receduta dal conto corrente e per l’azienda era stato impossibile pagare la rata. La clausola contrattuale rivendicata dalla banca prevedeva che al mancato pagamento di una sola rata, il mutuatario sarebbe decaduto dal beneficio del termine. Si tratta, tuttavia, di una clausola contrattuale nulla, per cui l’azienda rivolgendosi al tribunale è riuscita a far dichiarare immediatamente la nullità e ottenere la condanna della banca a ripristinare il mutuo. Viene, quindi, tutelato il diritto a pagare il mutuo da un lato, e quello di contestare gli interessi sul proprio conto corrente, dall’altro lato” conclude l’avvocato, rimarcando come le ritorsioni bancarie cadono nel nulla quando si fanno valere i propri diritti in Tribunale con avvocati esperti in materia.