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Bank of America guarda con sospetto l’Eurozona

Durante un’intervista concessa al Daily Mail, un dipendente di Bank of America parla dell’Eurozona e del suo destino, affermando che essa è condannata a crollare.

Un blocco di paesi destinato al fallimento

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“L’Eurozona è destinata a crollare”. Con queste parole d’effetto si esprime un banchiere appartenente alla Bank of America, uno dei grandi colossi bancari mondiali. Il Daily Mail ha intervistato un funzionario della Bank of America Merrill Lynch. Egli, in maniera molto chiara e semplice, parla di come l’insieme di Paesi uniti sotto il nome di Eurozona, siano destinati a separarsi da quella che è una grande unione di Paesi, sotto l’aspetto economico. Il problema principale? L’introduzione dell’euro, che doveva unificare i singoli Paesi, in realtà non ha portato benefici, anzi ha mantenuto inalterate le divergenze presenti. Ricordiamo che all’interno di questo sistema sono presenti potenze come la Francia o la Germania, ma anche Nazioni molto deboli economiche, come Grecia e Portogallo.

Athanasios Vamvakidis, dirigente d’alto grado in BoA, che ha lavorato per il Fondo Monetario Internazionale per 13 anni, ha le idee chiare. “Già dalla sua fondazione, 20 anni fa, il blocco di paesi della moneta unica ha iniziato a cadere a pezzi”. Il motivo principale è la troppa divergenza economica tra i vari Paesi. Infatti non solo non c’è solidarietà nell’aiutare chi ha bisogno e, al contempo, a distribuire la ricchezza di tutti i membri in maniera adeguata, ma c’è un altro motivo che impedisce lo sviluppo dell’Eurozona. La prospettiva ipotetica di aiuti e approvazioni di emendamenti per favorire la crescita dei membri più deboli porterebbe con sé un’altra conseguenza: un indebolimento troppo elevato dei Paesi ricchi, cosa che comunque porterebbe a un’uscita prematura dal blocco da parte di Germania e Francia.

Prima o poi, i vari membri inizieranno ad abbandonare questa unione

Anche i membri troppo deboli potrebbero uscire da questo sistema, perché vogliosi di una moneta propria. Che senso ha rimanere in un raggruppamento dove non si viene aiutati e i debiti continuano ad aumentare? Ovviamente nessuno. “Le divergenze sembrano essere la normalità fin dal momento in cui l’eurozona è stata creata”. Descrivendola come una “bandiera rossa di allarme sulla sostenibilità dell’eurozona”, il banchiere ha avvertito che i paesi più poveri potrebbero decidere di separarsi dal blocco dell’eurozona nel momento in cui dovessero cadere ancora più a fondo nel tunnel del debito.

Così ha affermato durante l’intervista: “Senza la crescita, il debito si potrebbe dimostrare insostenibile per alcuni paesi e il populismo contro l’eurozona potrebbe trovare sostegno, fino a portare all’uscita di quei paesi che sono stati lasciati indietro. La probabilità che un paese possa a un certo punto decidere di abbandonare l’eurozona non è bassa, a nostra avviso.” Nonostante il presidente della Francia stia proponendo contromisure per mantenere solido il potere della moneta unica, al momento le altre potenze, tra cui la Germania, non hanno ancora affermato nulla a riguardo. Tutto tace.

Vamvakidis ha concluso il suo intervento, parlando anche di una situazione ideale, in cui tutti i Paesi punterebbero all’uguaglianza. Ma anche in questo scenario “l’eurozona potrebbe essere ancora a rischio, in caso di persistente mancanza di convergenza”. Insomma, nessuna speranza di un futuro roseo per l’Eurozona, secondo BoA.

Affermazioni ben argomentate, anche se dure

Le affermazioni del banchiere americano sono forti, però ben argomentate. L’Eurozona ha spesso premiato la disuguaglianza tra i vari Paesi membri. Questo potrebbe essere una condanna che farà crollare tutto il sistema.

Però, ricordiamoci che in questo scenario i risparmiatori devono essere sempre tutelati, qualsiasi cosa succeda. Quindi, se pensare di avere problemi nei vostri conti, contratti finanziari o mutui, non esitate a chiamarci: 0375-833181. Grazie a un team di professionisti, sapremo intervenire per salvaguardare il vostro patrimonio.


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