banca condannata new concept advisory

Bancomat inaccessibile per i disabili. Banca condannata

Un istituto di credito installa un bancomat in una zona che non permette l’accesso al macchinario da parte dei disabili. La legge condanna la banca al risarcimento dei danni. Questa è, in sintesi, la vicenda che stiamo per illustrarvi.

Il corso della legge nella tutela del cittadino

Nel corso degli anni, la legge si è spesso schierata a tutela dei cittadini con maggiori difficoltà. La Costituzione italiana afferma il principio di uguaglianza, formale e sostanziale, disponendo che “tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali” e che “è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”.

Negli anni si è cercato di intervenire in favore dei soggetti aventi problematiche di tipo fisico. Un esempio è la legge del 5 febbraio 1992, n. 104, contenente misure per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone con handicap, che all’art. 24, comma 1 , dispone che “tutte le opere edilizie riguardanti edifici pubblici e privati aperti al pubblico che sono suscettibili di limitare l’accessibilità e la visitabilità” sono eseguite in conformità ad altre Leggi. Successivamente la Legge del 1 marzo 2006, n. 67, intitolata “Misure per la tutela giudiziaria delle persone con disabilità vittime di discriminazioni”, conferma la tutela giurisdizionale verso atti e comportamenti ritenuti discriminatori, sia in maniera diretta che indiretta. In sostanza, i disabili sono perfettamente tutelati verso coloro che costruiscono strutture che causano loro evidente impossibilità nell’accedervi.

Il caso specifico

Da un punto di vista più pratico, il caso esaminato riguarda una sentenza del 23 settembre 2016, in cui viene esaminata l’installazione di un bancomat da parte di un istituto di credito in un edificio privato aperto al pubblico. Infatti l’edificio presenta barriere architettoniche che impediscono ai disabili di utilizzare il dispositivo e, quindi, di poter prelevare danaro.

La Corte, di conseguenza, statuisce che la barriera architettonica va eliminata tempestivamente, per tutelare le persone disabili. Inoltre vi è anche la conferma che coloro che hanno ricevuto disagio da questa barriera architettonica, dovranno essere risarciti.

Il cittadino al primo posto

Anche questa volta, abbiamo assistito a un caso in cui la banca non ha tutelato tutti i cittadini allo stesso modo. Infatti i disabili non potevano utilizzare il bancomat per via di alcune limitazioni architettoniche. La soluzione migliore è sempre affidarsi a chi di questa materia è esperto, avendo già vinto diverse battaglie contro le banche e avendo garantito il rimborso ai clienti. Affidatevi in mani sicure. Ricordatevi di chiedere informazioni circa la vostra situazione.


Fonte