banca centrale europea new concept advisory

127 banche sotto controllo dalla Banca Centrale Europea.

Nel 2017 saranno 127 gli istituti di credito che verranno messi sotto il controllo della Banca Centrale Europea. Le banche italiane prese di mira saranno 15.

Un leggero calo nel numero totale di banche coinvolte

L’unità di vigilanza di Francoforte fa sapere che il totale degli istituti che sarà posto sotto attenta osservazione e vigilanza, a partire dall’anno 2017, ammonta a 127. Due in meno rispetto alle indagini precedenti. Le motivazioni risiedono in ristrutturazioni e fusioni. Due esempi sono: la fusione tra le tedesche Dz Bank e Wgz Bank (istituti del credito cooperativo tedesco) e la ristrutturazione di Street Bank Luxembourg e Rfs Holding.

Sugli istituti non compresi nella lista vigilano, comunque, le rispettive autorità nazionali. Anche se la Bce (Banca Centrale Europea) ha un ruolo di controllo e può evocare a sé la vigilanza diretta nel caso in cui sorgessero dei problemi.

Nuovi istituti italiani inseriti nel “pacchetto”

La Banca Centrale Europea coinvolge nell’indagine ben 15 banche italiane: Carige, Mps, Banco Popolare, Bper, Bpm, Popolare Sondrio, Popolare Vicenza, Barclays, Credem, Iccrea, Intesa Sanpaolo, Mediobanca, Unicredit, Ubi e Veneto Banca. Prima era presente anche Banca Mediolanum, a causa di uno stress test a cui era stata posta nella primavera 2016. I nuovi istituti inseriti invece sono: Popolare Vicenza e Veneto Banca.

I controlli sono sempre necessari.

Per evitare problemi e anomalie economiche da parte delle banche, le indagini della Banca Centrale Europea sono necessarie. L’intervento della Bce può prevenire l’illegalità e garantire che i correntisti delle banche siano al sicuro.


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