Pignoramento illegale

Si sono ribellati ad una banca, che li aveva perseguitati e messo sotto pignoramento i loro immobili.  Antonio Trovò e sua moglie, Franca Bertoli, hanno avuto il coraggio e la tenacia di rivoltarsi a richieste estorsive di denaro non dovuto. Era l’Antonveneta, oggi Montepaschi, la banca che li ha messi nel suo mirino. A raccontare la vicenda “La Nuova di Venezia e Mestre” del 28 settembre 2015.

La vicenda.

Una vicenda intricata di mutui e cambiali agrarie che comincia nel 1996. I due coniugi, dopo aver versato i ricavi derivanti dalla vendita di un immobile, non si ritrovano più nei conti con la banca. L’istituto imputa loro il pagamento di alcune cambiali agrarie, che invece erano state già onorate.

BANK 9

Nel 2006 sette immobili in centro a Cavarzere, di proprietà dei due coniugi, venono pignorati. Ricomincia il contenzioso che termina con sentenza di maggio 2015. La Corte d’Appello di Venezia ordina la restituzione di tutti gli immobili, negozi e appartamenti, ai due coniugi. Non solo: intima la restituzione di oltre 102 mila euro, illegittimamente incassati dalla banca già dal 1996.

E tutto per estinguere un mutuo, risalente al 1990, di 300 milioni di lire (più interessi e more varie). Un debito che i coniugi sostenevano, invece, di aver coperto abbondantemente con la vendita di alcuni di quegli immobili ipotecati col mutuo. Quei proventi, infatti, erano stati versati in un apposito conto corrente. La banca, per parte sua, sosteneva che il ricavato di quelle vendite era servito a ripagare, ma solo in parte, alcune cambiali agrarie sottoscritte dai coniugi, su un altro conto corrente.

La sentenza

Dopo una lunghissima serie di controversie legali e tre gradi di giudizio, nel 2014, la Cassazione aveva confermato la sentenza di appello che riconosceva l’avvenuto pagamento del mutuo da parte dei coniugi. Dichiarava, inoltre, nulli tutti gli atti compiuti dalla banca per riscuotere il presunto credito.

La banca ovviamente non aveva affatto restituito e via di nuovo un’altra opposizione. Ora questa ulteriore sentenza del giudice dell’esecuzione immobiliare (dopo la Cassazione «non è venuto automaticamente meno il titolo su cui si basava l’azione esecutiva della banca» spiega quest’ultimo) i due cavarzerani sono finalmente rientrati in possesso dei beni indebitamente pignorati dalla banca.

Come agire?

In questi casi, troppo spesso, si è schiacciati dalla paura dello strapotere delle banche. Necessario, invece, mantenere la lucidità e, soprattutto, rivolgersi ad avvocati esperti della materia, perchè come è dimostrato da questo e da altri casi le cause contro le banche si possono vincere. Usura, anatocismo e pignoramento non devono esser più un incubo.