Anatocismo: annullato debito

Annullato debito ad un imprenditore veneziano che si era ribellato alle richieste della Cassa di Risparmio di Venezia. Questa è la storia che arriva dal capoluogo veneto e viene raccontata da La Nuova di Venezia e Mestre.

La vicenda

annullato debitoSecondo quanto raccontato dal quotidiano veneziano, l’uomo avrebbe dovuto rendere alla banca una cifra che superava i 70 mila euro. Il noto imprenditore non ha però ceduto alle richieste della Cassa di Risparmio di Venezia ingaggiando una battaglia legale durata anni prima di vedere le proprie ragioni riconosciute anche dal giudice.

La vicenda giudiziaria ha inizio nel 2012 quando Luigino De Zotti commissiona una perizia ad un consulente personale, consegnandogli tutta la documentazione relativa ai suoi rapporti con la banca in questione.  Dalla perizia emerge così l’illegittima applicazione sul proprio conto corrente di interessi anatocistici e usurari, che avevano comportato nei suoi confronti un addebito di cifre da lui non dovute all’istituto bancario.

cassa risparmio veneziaForte dei risultati della perizia eseguita dal suo consulente l’uomo aveva quindi segnalato le irregolarità a suo danno, ottenendo come reazione da parte della banca la notifica di un decreto ingiuntivo e aveva chiesto 70mila euro più interessi come saldo debitorio del conto corrente del suo cliente.

A questo punto De Zotti ha dato incarico all’avvocato Pavanaetto di opporsi all’ingiunzione, facendo lea sul fatto che la banca aveva applicato interessi usurari, anatocistici, ma anche commissioni di massimo scoperto nei suoi confronti.

In attesa della sentenza.

Il Tribunale di Venezia
Il Tribunale di Venezia

E  il Tribunale di Venezia ha riconosciuto le ragioni dell’imprenditore, basandosi sui risultati della consulenza tecnica richiesta dal giudice stesso. Annullato quindi il debito ma non solo: la situazione si è addirittura ribaltata a favore dell’imprenditore stesso, che ora vanta un credito nei confronti della banca stessa.

Annullato debito, vantato credito. Anche se ora si è in attesa della sentenza definitiva, dopo che la sospensione del debito è stata già ottenuta.

Affidarsi sempre ad un esperto

Anche in questo caso il cliente della banca si è mosso nella maniera giusta, affidandosi ad un legale in grado di districarsi in una materia alquanto ostica e di difficile interpretazione.

Appoggiarsi ad uno studio competente, sin dalle prime battute della propria vicenda personale, è fondamentale per riuscire ad avere ragione sulle banche.

 

 

 


Fonte: La Nuova di Venezia e Mestre.