Intesa pratica usura bancaria: sconfitta in tribunale
Intesa San Paolo è stata riconosciuta responsabile di aver praticato usura bancaria nei confronti di un’azienda milanese, che evita così il fallimento.
La vicenda
La Major srl di Milano, impegnata nel settore della moda, si è vista presentare un’istanza di fallimento da parte di Intesa San Paolo. Nel giro di nove mesi, l’azienda si era vista aumentare il proprio debito verso l’istituto di credito del 15,5%.
Un’azienda florida, la Major, capace di chiudere negli ultimi quattro anni in attivo. Ma Intesa San Paolo ha chiesto il rientro immediato di un affidamento per circa un milione di euro, presentando in tribunale un’istanza di fallimento nei confronti dell’attività condotta dal titolare Guido Dolci.
L’imprenditore non ci sta e chiede di eseguire una perizia sui propri conti, scoprendo che ben 578mila euro erano stati aggiunti dalla banca sotto forma di anatocismo e usura bancaria. A questo punto l’imprenditore aveva tentato di ripianare il debito attraverso il pagamento di un assegno circolare, rifiutato dalla banca che pretendeva il milione di euro.
L’uomo ha dunque presentato un’opposizione all’istanza di fallimento presso il Tribunale di Milano.
La sentenza
Analizzato il caso, attraverso la CTU, il giudice del Tribunale di Milano ha dato ragione all’imprenditore, che deve restituire così solo 322mila euro dei 990mila richiesti dalla banca. Non solo, l’istanza di fallimento non può esser presa in considerazione davanti a un bilancio del 2014 che presentava ben un milione e 570mila euro di utile!
Inoltre la sentenza prevede la cancellazione della segnalazione alla Centrale dei Rischi dell’azienda, che così potrà tornare ad operare con altre banche, lavandosi dall’onta della segnalazione. Proprio e anche per questa motivazione, questa sentenza diventa un importante precedente giuridico per altri casi similari, che sono molti di più di quanto ci si possa immaginare.
Fatevi difendere da chi ne è capace
Questa storia insegna, una volta di più, di come possono variare le situazioni debitorie di un’azienda nei confronti di una banca, a seconda che vengano applicati o meno dei tassi d’interesse regolari.
Necessario è dunque documentarsi, consultare chi è competente in materia ed offre una pre-analisi gratuita dei vostri conti. In base a queste risultanze potrete decidere di muovervi legalmente nei confronti della banca che vi sta togliendo in maniera illecita dei soldi.
Affidatevi però a dei professionisti, affidatevi a chi le banche le ha già battute in più occasioni. Solo chi ha comprovata esperienza in materia giuridico-bancaria è in grado di portarvi al risultato che desiderate.
Fonte: Affari italiani