Banca condannata per aver applicato tassi di mora usurari
Il Tribunale di Como condanna un colosso bancario per aver applicato tassi di mora usurari all’interno di un mutuo. Ora l’azienda dovrà risarcire un imprenditore di tutti gli interessi pagati in precedenza, oltre che non richiedere nessun interesse successivo, fino alla scadenza del contratto.
Una storia di un mutuo sbagliato
Como. Un imprenditore si trova a dover lottare contro una banca. Una storia purtroppo molto comune in Italia, che riflette quanto questi enti e le società a essi connesse siano pronte a guadagnare soldi extra, sulle spalle della gente comune. Persone che lavorano sodo per garantire un piatto a tavola e un futuro alla propria famiglia.
Per l’uomo di Como la situazione non è semplice. Firma un contratto di mutuo presso un istituto di credito, con la speranza che possa migliorare la sua vita e quella delle persone a lui care. Dalla prospettiva iniziale, sembrava un ottimo contratto: 100.000 euro da pagare in 60 rate trimestrali e con la possibilità di poter cambiare il tasso tra fisso e variabile, in base al risultato finale migliore. Così l’imprenditore firma senza pensarci due volte, convinto che andasse tutto bene. Ed, effettivamente, all’inizio fu così. Le rate che dovevano essere pagate furono emesse regolarmente, senza alcun problema. Ma, dopo anni, l’uomo ha notato che qualcosa non quadrava, in particolar modo sugli interessi. Così decise di far esaminare le sue contabilità da alcuni consulenti, per evitare problemi in futuro. Infatti le rate stavano iniziando a diventare dure da pagare.
Il primo risultato dei consulenti fu univoco: il contratto ha dei tassi d’interesse superiori a quelli consentiti dalla legge. Infatti i tassi di mora fanno andare gli interessi totali fuori scala. Per questo motivo, si avvierà una causa presso il Tribunale di Como, che riguarderà il mutuo stipulato nel 2006.
Una vittoria su tutti i fronti
L’imprenditore è furioso, arrabbiato perché ha pagato soldi extra, faticando non poco per far quadrare i conti e privando i propri cari di tanta serenità economica. In Tribunale le sue richieste sono nette: nullità totale del mutuo o, in caso non sia possibile, risarcimento di 41.000 euro per gli interessi non dovuti che ha pagato. Richiesta anche una verifica totale del contratto, per accertare la presenza di usurarietà negli interessi.
La banca si oppone completamente alle richieste dell’uomo, affermando che gli interessi sono regolari e i tassi di mora non sono da calcolare in merito all’usurarietà di un contratto. il giudice che si è occupato del caso, Paola Parlati, vuole vederci chiaro sulla faccenda e assume un CTU per richiedere una verifica completa degli interessi presenti nel mutuo.
Il CTU calcolerà gli interessi del contratto, confermando che i tassi di mora vanno inseriti, secondo la legge n. 108/1996, nel calcolo dei tassi d’interesse di un mutuo. Il risultato arriverà con immediatezza: usura confermata e quindi superamento del tasso soglia. Il giudice, richiamando l’indirizzo giurisprudenziale prevalente, procederà eliminando tutti gli interessi presenti nel mutuo, ai sensi dell’art. 1815 secondo comma. Il contratto si trasformerà così da oneroso a gratuito.
Una sconfitta completa per la banca, che voleva truffare l’imprenditore, ma si è ritrovata con un pugno di mosche in mano. Ora l’uomo può tirare un sospiro di sollievo e godersi la meritata vittoria.
Non farti derubare dalle banche, è possibile vincere contro di loro!
Questa sentenza è molto importante, perché aggiunge un tassello ai continui casi di tassi d’usura presenti nei mutui. Spesso banche e società finanziarie applicano interessi ben superiori al tasso soglia previsto dalla legge. Ma la giustizia non fa errori e ora l’imprenditore non solo sarà rimborsato, ma dovrà finire di pagare le rate del mutuo senza alcun interesse.
Una vittoria schiacciante, che conferma come in futuro molte cause simili possono essere vinte. Ma questo sarà possibile solo se vi affidate a dei professionisti che hanno esperienza e hanno già vinto contro le banche. Se credete di avere irregolarità nei vostri contratti, chiamateci: 0375-833181. Sapremo intervenire prontamente per garantirvi il giusto rimborso.
Fonte: Sentenza 1088/2017 pubbl. il 13/07/2017 RG n. 6651/2015 Repert. n. 4398/2017 del 13/07/2017