Un comune schiacciato dai derivati
Il Comune di Rovigo si trova in un mare di debiti a causa di alcuni contratti su derivati. E non riesce a ottenere neanche il rimborso dalle banche.
La vicenda
I derivati sono dei contratti di tipo finanziario di composizione molto complessa. Tuttavia, vengono spesso firmati dai Comuni italiani, con l’obiettivo di sanare l’economia della città nel giro di pochi anni. Tuttavia, essendo contratti ad alto rischio, c’è probabilità che si ottenga l’effetto opposto, registrando perdite notevoli. Ed è questo il caso di Rovigo, città che si è ritrovata sommersa dai debiti a causa dei derivati.
Il Comune, attualmente, è alle prese con una richiesta di restituzione, verso un colosso bancario nazionale, pari a 2.137.556.43 euro. La motivazione è che il contratto stipulato con l’istituto di credito non sia più vantaggioso per la città. Infatti, dopo opportune analisi, è stata individuata una richiesta di tassi di interesse troppo elevati, che portavano a perdite costanti nella Cassa del Comune.
La banca, conscia del fatto che i derivati siano contratti con un tasso che può variare nel tempo, respinge integralmente la richiesta del Comune, affermando che è “priva di fondamento”. Ma i vertici di Rovigo non si arrendono, e ora cercheranno vie alternative per la restituzione totale, o almeno parziale del denaro. L’ipotesi più certa è che si procederà con un tentativo di mediazione tra banca e Comune. Ora non resta che attendere ulteriori sviluppi sulla vicenda.
Una situazione sempre più precaria
Questa vicenda dimostra come i contratti su derivati siano sempre un incognita molto rischiosa. Anche se inizialmente vengono stipulati con l’obiettivo di sanare le contabilità pubbliche, da parte dei Comuni, spesso si finisce per ottenere l’effetto opposto negli anni.
Infatti l’Italia registra la più grande perdita in Europa a causa dei contratti su derivati.