Bcc Sangro Teatina punita
Ancora una storia che vede nell’occhio del ciclone una banca: la Bcc Sangro Teatina. Come riporta il quotidiano Il Centro, nell’edizione del 25 maggio del 2016, la contesa fra la banca e l’ex titolare di un’impresa edile finisce in questo modo.
“Dopo la pronuncia del Tribunale di Lanciano – si legge sul quotidiano -, la Bcc deve risarcire 71mila euro al costruttore. Il caso, però, è ancora aperto tanto che ci sono sospensive e ricorsi in appello. L’istituto di credito è stato condannato in primo grado, lo scorso marzo, dal tribunale di Lanciano per anatocismo, ovvero la capitalizzazione di altri interessi sulla base di quelli scaduti o non pagati, al pagamento di 60mila euro a Impicciatore”.
Tesi diverse a confronto
«Si tratta di una sentenza di primo grado relativa a un vecchio contratto del 1987, quando vigevano regole diverse per il calcolo degli interessi, all’epoca pienamente riconosciute valide dai Giudici», spiega uno dei legali della Bcc Sangro Teatina, «nel ricalcolo compiuto sono stati applicati criteri contestati dalla banca e non si è tenuto conto di tutta la documentazione. È bene precisare che nello stesso giudizio, nella sentenza parziale resa alcuni mesi fa, il tribunale ha escluso l’usura ed ha respinto tutte le richieste di risarcimento proposte contro la banca».
«Lo scorso 2 maggio abbiamo notificato la sentenza con formula esecutiva e il precetto per oltre 71mila euro (somma cui si arriva calcolando anche spese legali e interessi, ndc) che la banca deve rimborsare», spiega l’avvocato che assiste l’imprenditore, «il termine è scaduto senza che la banca abbia pagato il dovuto. L’istituto di credito ha proposto appello le cui valutazioni rimettiamo alla Corte dell’Aquila».
Il verdetto
Nei giorni scorsi l’ufficiale giudiziario ha pignorato solo 26.204 euro alla Bcc, perché sui restanti 49.250 euro sono vincolati a un ulteriore pignoramento di un creditore dello stesso imprenditore. L’assegno è stato emesso a favore della cancelleria esecuzioni immobiliari del tribunale di Lanciano.
Che fare?
Davanti a casi del genere l’importante è affidarsi ad uno studio legale competente, che abbia comprovata esperienza in questo campo. Solo in questo modo è possibile far valere i propri diritti e tutelare le proprie ragioni.