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La Bnl richiede un ricorso per una sentenza

Nonostante il Tribunale di Roma abbia dichiarato nulli alcuni contratti su derivati stipulati tra Bnl e il comune di Oristano, l’istituto decide di far ricorso. Ora si attende l’udienza fissata per il 12 giugno.

La vicenda

Oristano. Sembra non sia ancora giunta al termine la controversia tra la Banca nazionale del lavoro e il comune di Oristano. Infatti l’istituto non accetta la sentenza del Tribunale di Roma, in cui vengono dichiarati nulli dei contratti derivati stipulati tra la banca e il comune tra il 2005 e il 2006. E così si dovrà procedere a una successiva udienza, previsto per il prossimo 12 giugno.
L’assessore e il sindaco di Oristano si mostrano sicuri e non si preoccupano minimamente di questo ricorso. “Siamo fermamente convinti delle ragioni del Comune e ci costituiremo in giudizio nel ricorso in secondo grado. La fondatezza delle nostre ragioni è stata ampiamente argomentata dal nostro avvocato e accolta dal Tribunale di Roma in primo grado. Siamo certi che anche il giudice di secondo grado accoglierà le nostre argomentazioni”.

A causa di questo ricorso, il comune richiederà un risarcimento per il prolungamento della causa, pari a un milione di euro. La causa promossa dalla giunta Tendas e, in particolar modo, dall’assessore Uda, ha finora avuto il merito di assicurare alle casse del comune un risparmio di almeno tre milioni e mezzo di euro, pari al valore del contratto che avevano stipulato. Ancora più vantaggiosa la decisione di liberarsi di questi derivati, perché avrebbero provocato una perdita elevatissima nel tempo. Cifre che, intorno a fine dicembre 20121, sarebbero arrivate a 4 milioni e 259.000 euro. Dalla prima sentenza tutti i flussi finanziari tra banca e comune sono bloccati. Ora si aspetta il verdetto finale in appello.

Mai farsi piegare dall’arroganza delle banche

Questa vicenda dimostra come le banche non si arrendano mai, quando si tratta di dover restituire denaro. Anche quando è stato confermato da una sentenza di Tribunale. Ricordatevi sempre di combattere l’arroganza degli istituti di credito.

Come ha fatto Giuliano Besson, ex sciatore, diventato imprenditore, che ha contestato alcuni contratti derivati.


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