Money Gate Appropriazione Indebita New Concept Advisory

Una società deruba centinaia di clienti

Alcuni membri di spicco di una società si sono organizzati per formare una banda atta all’illecito. Diverse persone si sono ritrovate i conti svuotati, ma ora la Polizia è al lavoro per venire a capo di questa truffa.

L’operazione “Money Gate”

Una società utilizzata per derubare denaro ad altre persone. Si parla di riciclaggio, appropriazione indebita e associazione a delinquere. Queste le accuse per un gruppo di persone in quella che viene denominata operazione “Money Gate”.

La protagonista di questi eventi è la Gicos Import-Export srl, un’azienda calabrese che si occupa della vendita di arredamento e oggettistica da regalo, sia in Italia che all’estero. La vicenda è iniziata nel 2011, quando è stata eseguita dalla Polizia di Reggio Calabria una verifica di tipo fiscale. Ciò che è emerso ha lasciato a bocca aperta le forze dell’ordine. Mancanze di migliaia di euro, irregolarità di vario tipo e transazioni finanziarie molto sospette. Da lì è scattata un’inchiesta molto curata, per venire a capo della situazione.

Così, dopo aver interrogato numerose persone e verificato diverse documentazioni, è stato possibile risalire alle persone protagoniste dei fattacci. Giuseppe Cosentino, rappresentante legale della società, la figlia Ambra Cosentino, i dipendenti Mariella Viglianisi, Marco Pecora, Caterina Zito, Simona Tedesco, Carmela Alì Santoro, Gessica Trimarchi e il promotore Stefano Noschese. Un giro che permetteva l’esportazione di denaro illegale all’estero, per poi essere trasferito su conti non legati direttamente ai truffatori, in maniera tale da far sparire le loro tracce nel tempo. Sono stati necessari anche dei sequestri per accertare quanto denaro sia stato sottratto ai creditori di Gicos o alle persone legate economicamente all’azienda. Si parla di 8.873.664,56 euro rubati. Ora gli accusati dovranno rispondere dei loro crimini. Coinvolti a titolo minore anche la moglie di Cosentino, due cittadini elvetici e alcuni amministratori di società fiduciarie svizzere.

Il raggiro nel dettaglio

Giuseppe Cosentino, utilizzando la sua posizione in Gicos, utilizzava fatture inesistenti per compiere transazioni di denaro. In questa maniera si appropriava dei soldi di altre persone. Così in pochi anni ha ottenuto milioni di euro, grazie al supporto di un numero non indifferente di complici. Il meccanismo messo in atto era molto semplice. versamenti e depositi di denaro contante su conti correnti svizzeri, derivanti da vendite in nero e da utilizzazione di fatture illegali.

Molte fatture sono state emesse da una società con sede negli Usa. I pagamenti venivano recapitati, ma dopo pochi giorni i soldi venivano trasferiti su conti poi riconducibili a Cosentino. Spesso le mete dove Cosentino aveva aperto conti correnti erano la Svizzera o Paradisi Fiscali quali Isole Vergini Britanniche o Panama. I soldi derivanti dalle vendite in nero, invece, venivano fatti prima trasferire su conti dei dipendenti della Gicos, poi fatti prelevare in contanti per arrivare, infine, sempre a Cosentino o ai suoi familiari.

Grazie a questi colpi, molte persone si sono ritrovate i loro conti svuotati improvvisamente e non sapevamo minimamente come fosse successo. Una causa in corso più che giusta quella a carico di Cosentino e dei suoi complici.

Le ingiustizie vanno combattute, sempre

Questa vicenda dimostra come molte persone puntino a minare le contabilità altrui, per ottenere denaro illecitamente. Non fatevi raggirare da queste persone e tenete sempre sotto controllo i vostri conti.

Anche a Collesalvetti sono stati condannati bancari e lavoratori per una maxi truffa immobiliare.

Se avete problemi nei vostri conti, contratti finanziari o mutui, non esitate a chiamarci: 0375-833181.


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