Presunta usura bancaria ai danni di un cliente
Giuseppe Mussari e Antonio Vigni, membri di alto spicco di Monte dei Paschi di Siena, accusati di presunta usura bancaria. Ora si è in attesa del verdetto finale dei giudici di Vallo.
Le accuse verso due vertici della banca
Accuse pesanti quelle che pendono su Mps. Ancora una volta si parla di usura bancaria nei confronti dei vertici del colosso di Siena. Le persone coinvolte sono due: Antonio Vigni, ex direttore generale dell’istituto e Giuseppe Mussari, ex presidente. Il processo è iniziato poiché un cliente di agropoli ha accusato la banca di aver applicato, su un suo conto corrente, tassi al di fuori di quelli consentiti dalla legge.
I numeri mostrati in aula sembrano confermare questa tesi. Secondo l’accusa, infatti, il tasso soglia medio era del 14,753% e Mps avrebbe riscosso un Teg di quasi il 35%. Da questi numeri forniti dalla vittima è partita un’indagine volta a far chiarezza sull’accaduto. Mentre ormai la data della sentenza è vicina, i legali di Monte dei Paschi chiedono invece il proscioglimento delle accuse, perché il fatto non sussiste.
Ricordatevi che le banche spesso tenderanno a convincere i giudici di essere innocenti. I timori più grandi per un istituto di credito sono due: il primo quello di perdere credibilità come banca, se fossero confermate le accuse. Due, quella di dover pagare danni troppo elevati a seguito delle loro malefatte. Per cui gli istituti hanno escogitato una serie di metodi truffaldini per celare le loro tracce e apparire nel giusto davanti alle Autorità. Siate sempre vigili e pronti a lottare per i vostri diritti.
Mps coinvolte in faccende losche
Questa vicenda dimostra, ancora una volta, come gli alti funzionari delle banche siano spesso coinvolti in giri d’affari loschi. In particolare, ora due alti vertici di Mps dovranno rispondere del reato di usura bancaria.
Ricordiamo, infine, che Monte dei Paschi sta per essere salvata tramite l’aiuto dello Stato, perché fa parte delle banche in crisi.
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