Consigli utili per un mutuo
Quali sono i consigli utili che si possono dare a chi vuole accendere un mutuo? Contrarre un mutuo non è operazione da poco, soprattutto quando è una famiglia a doverlo richiedere. Un prestito pluriennale, seppur a tassi minimi, incide in maniera importante sul bilancio di un nucleo famigliare. Vari sono dunque gli elementi da tenere in considerazione.
1. Che cifra si può domandare?
Pur trattandosi di cifre importanti, la richiesta per l’accensione di un mutuo dovrebbe basarsi su una cifra maggiore rispetto a quella preventivata per l’intervento che si intende fare (che sia un acquisto, una ristrutturazione di un immobile o altro). Questo per evitare di dover usufruire di un altro prestito successivamente e dover sommare due mutui diversi, con incidenze diverse, che comportano costi decisamente maggiori rispetto ad un mutuo unico, fasato sulla somma delle due cifre richieste. Pur non essendo una regola matematica e scientifica, è praticamente norma che le esigenze finanziarie che seguono un mutuo eccedano rispetto a ciò che ci aspettiamo. Considerare nel mutuo una cifra cuscinetto diventa quindi fondamentale per evitare brutte sorpese dopo.
Se la cifra richiesta per un mutuo è contenuta, ad esempio inferiore a 30mila euro, l’incidenza delle spese per accenderlo (notaio in primis) rischiano di incidere in maniera importante.
L’incidenza della rata varia in maniera significativa su una durata breve di un mutuo (fra i 5 e i 10 anni), decisamente meno fra su un periodo medio-lungo (fra i 25 e i 30 anni). Della durata ideale abbiamo già parlato in passato.
2.Tipo di rimborso
Solitamente le banche lasciano scegliere se le rate possono essere di natura mensile, trimestrale o semestrale. Dipende dalle diverse situazioni in cui ci si trova. Per una famiglia, con entrate da stipendio dipendente, è conveniente la rata mensile. Per chi gestisce un’attività, invece, può esser più comodo concentrare il rimborso in una rata semestrale, anche se più costosa e impegnativa, perché le entrate possono concentrarsi in una specifica parte della stagione. Perché la semestrale costa di più? Perché la banca deve far fronte a rientri più onerosi a livello temporale e rischi maggiori.
3. Lo Spread deve essere il più basso possibile
Altro consiglio è la valutazione dello spread, ovvero il costo del denaro stabilito da ogni banca per la concessione di un mutuo. Il valore dello spread, aggiunto al tasso d’interesse del finanziamento, definisce il costo fisso di un mutuo. Lo spread è un valore che rimane immutato nel tempo a differenza del tasso di interesse. Diventa quindi importantissimo nelle offerte di mutuo che ci presentano le banche, scegliere lo spread più basso possibile. Più basso sarà lo spread, minori saranno i tassi d’interesse.
4. Dal Taeg si legge il costo del mutuo
Dietro la scritta Taeg si legge: Tasso Annuo Effettivo Globale, indica il costo del finanziamento completo delle spese accessorie, come ad esempio la perizia d’istruttoria. Diventa quindi molto utile confrontare le diverse soluzioni di mutuo, comprese delle spese, per comprendere quale sia la convenienza di un mutuo rispetto ad un altro.
5. Non esporti con altri debiti prima di un mutuo
La banca si tutela nell’erogare un mutuo, indagando sulla situazione patrimoniale del richiedente. Fondamentale che sia in grado di pagare regolarmente le rate del mutuo che andrà a sottoscrivere. Diventa importante dunque per una banca sapere che il proprio creditore non abbia altri impegni in grado di strozzarlo poi e renderlo inadempiente.
6. Agevolazioni sulla prima casa
Esiste una normativa che favorisce i mutui sull’acquisto o la ristrutturazione della prima casa. Avere un quadro completo dei requisiti necessari per accedere a questa agevolazione potrebbe aiutarci a risparmiare ulteriormente sul nostro mutuo.
La detrazione Irpef del 19% sugli interessi passivi, si può calcolare su un massimo di 4mila euro solo se si tratta dell’abitazione principale.