Banche venete nessun rimborso azioni New Concept Advisory

Risparmiatori veneti in crisi per colpa del Governo

Nessun rimborso per i piccoli azionisti delle banche venete. A confermarlo è il Ministro dell’economia Padoan, che dichiara impossibile rimborsare tutti con soldi pubblici. Una vergogna per i risparmiatori che si sono fidati degli istituti veneti e ora si ritrovano senza un centesimo.

Nessun rimborso in vista

Nessun rimborso per gli azionisti delle banche venete. Il decreto per la liquidazione delle banche venete passa in Senato senza nessun cambiamento. Nonostante oltre 600 correttivi della Camera e 203 emendamenti, nessuno di essi è servito per far cambiare idea ai vertici del Governo. Anche se ha incontrato varie opposizioni, il Governo ha una maggioranza ancora forte, che pilota a proprio piacimento per far approvare ciò che desidera. Anche la questione delle banche venete non è da meno. Il testo richiesto da Banca Intesa per iniziare la liquidazione ormai è pronto.

A Montecitorio ha parlato il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan della questione, ormai diventata spinosa. Egli ha sostenuto l’impossibilità di fornire rimborsi anche ai piccoli azionisti, che han perso tutto a causa della liquidazione delle banche. “Anche loro possono essere considerati vittime di comportamenti illeciti, ma chi compra azioni di una società assume un rischio elevato, che contempla la possibilità di perdere interamente l’investimento”. Affermazioni solo in teoria giuste, perché questi titoli sono stati venduti per “sicuri e affidabili”, quindi i clienti non avevano la benché minima idea dei rischi che andavano ad affrontare. La legge punisce severamente quelli che sono degli illeciti a tutti gli effetti.

L’indifferenza di Padoan

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Prestiti forniti dalle banche: sono un bene o un male?

Padoan argomenta in maniera piuttosto dura la decisione del Governo di non risarcire i risparmiatori. “far pagare ai contribuenti che non sono in grado di effettuare alcun risparmio o investimento le scelte di altri contribuenti che hanno disposto di rendite e patrimoni più consistenti”. Così devono essere bollate le persone che stavano provando a migliorare il proprio matrimonio e ora invece devono affrontare una tragedia, perché senza soldi? Bisogna tutelare tutti i cittadini, senza fare alcuna distinzione perché, ricordiamolo sempre, “la legge è uguale per tutti”.

Una speranza è che gli emendamenti non fatti passare, diventino argomenti all’ordine del giorno. In questa maniera, i vertici dovranno per forza far qualcosa. Ma Padoan prova ad arginare la questione affermando che ci sono già “strumenti sanzionatori severi” e che la vigilanza “li applicherà nel modo più rigoroso e severo possibile”. Sarà davvero così, o semplicemente le ultime frasi del Ministro dell’Economia sono un contentino per zittire le lamentele degli azionisti che chiedono a gran voce giustizia?

Nelle prossime settimane avremo la risposta a questa domanda, quando il piano per la liquidazione sarà pienamente in atto e si saprà qualcosa sulle indagini in corso che fanno capo ai responsabili delle crisi delle banche.

La legge è uguale per tutti. Reagite contro i soprusi e riprendete i vostri soldi

Decisioni tristi, che suscitano frustazione nei piccoli risparmiatori delle banche venete. Ora il Governo vuole abbandonare le richieste d’aiuto dei cittadini. Però non si è fatta problemi a sborsare miliardi per risanare le banche in fallimento. Sarà davvero giustizia questa? Ne dubitiamo fortemente.

Non arrendetevi a questi soprusi, bensì reagite. Se vi vengono negati i risparmi costruiti con tanta fatica e lavoro, vostri di diritto, non esitate a chiamarci: 0375-833181. Affidatevi a dei professionisti del settore, che sapranno intervenire e combattere per i vostri soldi.


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