Anatocismo New Concept Advisory

Banca citata in giudizio per anatocismo.

Azienda cita in giudizio una banca per applicazione di anatocismo all’interno di un conto corrente. Istituto di credito condannato a risarcire 92.000 euro più spese.

La vicenda

Catania. Azienda cita in giudizio una banca per ipotetiche irregolarità contrattuali presenti su un conto corrente. Nello specifico, questo conto corrente era stato aperto nel 1980, per poi essere rinegoziato con contratto nel 2000.

L’accusa della parte attrice verso la banca è di aver applicato nel tempo interessi ultralegali senza alcuna pattuizione scritta, illegittima capitalizzazione trimestrale degli interessi e illegittima applicazione di commissioni di massimo scoperto e altre spese non previste.

Per questo motivo, la parte attrice richiede la determinazione dell’effettivo saldo del contratto di conto corrente e, successivamente, la condanna della banca al risarcimento delle spese che la parte attrice ha pagato ingiustamente.

La banca invece respinge tutte le accuse, e condanna la parte attrice al pagamento di 19.479,55 euro come saldo passivo presente sul conto, 5.641,51 euro portati da un effetto bancario scaduto e, infine, 16.925,53 per tre effetti agrari ancora a scadere.

La parte attrice non ha contestato la richiesta di 19.479,55 euro e di 5.641,55 euro, per cui il Tribunale di Catania ha reputato superfluo esaminare questi pagamenti. Invece si è soffermato a esaminare il conto corrente richiesto.

Dopo l’assunzione di un CTU, il conto è stato esaminato completamente fino al 2008 (data di accertamento di chiusura dello stesso). Al suo interno sono state individuate delle irregolarità, per cui la domanda della parte attrice è stata accolta.

La condanna

Il Tribunale di Catania, dopo aver esaminato attentamente il caso, così ha deciso:

  • Accoglie la domanda proposta dalla parte attrice e condanna la banca al pagamento di 92.960,45 euro, più interessi.
  • Condanna inoltre la banca a rimborsare alla parte attrice le spese legali. 500 euro per spese, 5000 euro per compensi, oltre i.v.a., c.p.a e spese generali, non che il rimborso delle spese del CTU.

Catania, 13/07/2015.

Una giusta condanna

Questa sentenza dimostra che le banche spesso applicano interessi illegali all’interno dei conti correnti. L’importante è verificare i propri conti correnti e combattere contro queste ingiustizie.

L’unico modo per farlo è farsi assistere da persone competenti, che hanno già vinto contro le banche in precedenza, garantendo il rimborso ai propri clienti.


Fonte: Sentenza n. 3105/2015 pubbl. il 17/07/2015 Repert. n.4629/2015 del 17/07/2015