Intesa Sanpaolo Banche Venete New Concept Advisory

Intesa Sanpaolo decisa ad aiutare le banche venete

Intesa Sanpaolo pronta ad aiutare le banche venete in crisi. Si parla di una maxi fusione, che porterebbe vantaggi all’intero sistema bancario.

Una fusione per favorire la ricapitalizzazione

Le banche venete si avvicinano a uno scenario risolutivo. Questa volta sembra che l’opzione più plausibile, tra le varie opzioni di aiuto ipotizzate dai vertici e dal governo, sia quella di far inglobare gli istituti in crisi da un colosso bancario. Il nome che è venuto fuori è quello di Intesa Sanpaolo. Grazie al supporto del Governo, che ha promesso un fondo esuberi più esteso per il personale bancario, finalmente si potrebbe arrivare alla tanto agognata salvezza.

Dopo mille imprevisti, debiti incrementati all’inverosimile e, ultima novità, la richiesta di un ulteriore miliardo da privati da parte della Bce, gli istituti veneti sembravano spacciati. Ma la promessa di Padoan, Ministro dell’Economia, forse è realizzabile: “niente bail-in, la ricapitalizzazione delle banche venete avverrà in un altro modo”. E questo modo è molto positivo, tanto che persino Bankitalia vede di buon occhio la proposta di Intesa. Carlo Messina, presidente di Sanpaolo, è convinto che la mossa porterà profitti molto positivi sia al Paese, ma anche all’intero sistema bancario italiano, che attualmente sta attraversando un periodo di forte crisi.

Il decreto per bloccare i bond

Per favorire la ricapitalizzazione, Padoan ha bloccato, tramite l’emissione di un decreto d’emergenza, il pagamento di bond del valore di 150 milioni. Una mossa per dimostrare lo spirito di collaborazione del Governo italiano verso la ripresa delle banche. L’intento è di lasciare la questione chiusa e riprenderla nel momento in cui si avrà maggiore tranquillità. Che sia l’inizio di una lenta ma positiva salita verso l’altro? Solo il tempo saprà darci una risposta a riguardo.

Ovviamente il decreto non è la soluzione ai problemi attuali che hanno le banche, ma solo un tamponamento per dare maggiore tempo e spazio allo studio di una ricapitalizzazione precisa e mirata. Inoltre c’è da vedere se Unicredit si unirà in questa assimilazione di banche, poiché si è mostrata molto propensa ad aiutare gli istituti. Ora bisogna solo attendere le prossime settimane e vedere quali decisioni verranno prese. Anche la reazione dell’Ue, scettica verso la fusione delle due ex popolari, sarà fondamentale.

Una ripresa possibile

La soluzione proposta da Intesa pone finalmente uno scenario molto positivo per gli istituti di credito veneti. Il rischio bail-in sembra finalmente evitato e anche la nuova richiesta della Bce potrebbe essere esaudita.

Ricordiamo che Veneto Banca e Popolare Vicenza hanno molta strada da fare. Un problema da risolvere immediatamente è quello dello scandalo sulle azioni. Se pensate di essere coinvolti in questa faccenda, non esitate a chiedere aiuto agli esperti: 0375-833181.


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