Salvataggio Banche Venete New Concept Advisory

Una soluzione al problema delle banche venete

Veneto Banca e Popolare Vicenza si avvicinano alla salvezza. L’ipotesi è di ricevere aiuto dal sistema bancario italiano, per coprire le spese necessarie.

Un aiuto da parte delle banche italiane

Continua la storia del salvataggio delle banche venete. Dopo la richiesta della Bce di avere un ulteriore miliardo dai privati per avviare il processo di ricapitalizzazione, sembra che finalmente si stia arrivando alle fasi finali di questa storia. Probabilmente entro pochi giorni sapremo se Veneto Banca e Popolare Vicenza saranno riuscite a ottenere i fondi necessari.

Alla fine, si è optato per l’aiuto degli istituti tramite il nostro sistema bancario. Questo scenario è stato proposto dal Ceo di UniCredit, Jean Pierre Mustier, che afferma come sia vantaggioso per le banche italiane aiutare quelle venete. Questo perché, in caso di fallimento di questi istituti, si dovrebbero coprire oltre 11 miliardi di spese nel nostro Paese. Quindi, la soluzione migliore è spendere ora 1,25 miliardi ed evitare il collasso. UniCredit è pronta per dare il suo aiuto, ma ha specificato che si farà avanti solo se, in maniera equa, parteciperanno tutte le banche italiane.

Gli istituti sembrano concordi sulla linea di pensiero di UniCredit. Ma non mancano le perplessità e le domande. Sono le banche medio piccole quelle più dubbiose di questa manovra, perché temono che il loro sforzo per sostenere le banche venete arrechi troppi danni alle loro aziende. Inoltre si teme che le garanzie di questa manovra non siano sufficienti e che, col tempo, le richieste di denaro siano aumentate. Tutti dubbi legittimi, che dovranno trovare risposta entro breve.

I primi segnali positivi

Banca Mediolanum fa sapere che è disponibile a partecipare all’aiuto. Anche Unipol si è mostrata disponibile, perché concorde col piano stilato da UniCredit. Inoltre, qualora l’intervento da 1,25 miliardi venisse diviso equamente, l’impatto negativo sulle banche coinvolte sarebbe minimo. Diversa invece la situazione, se solo pochi istituti parteciperebbero alla salvezza di Veneto Banca e BpVi.

In questo clima di decisioni e discussioni, però, non si può perdere ulteriore tempo. Le due banche venete, stanno registrando valori molto negativi di deposito. Nonostante i 10 miliardi forniti dallo Stato, la situazione sta lentamente degenerando. La preoccupazione inizia a farsi strada nei vertici dell’economia italiana. Le due banche sono «troppo grandi e importanti nell’economia reale per poter sparire» sottolineano gli alti dirigenti della Cgia di Mestre in un’analisi diffusa ieri. “non c’è altro tempo da perdere”, queste le parole di Viola.

Una situazione che richiede la massima priorità di risoluzione.

La tempistica è fondamentale

Finalmente si sta intravedendo uno scenario compatibile per la ripresa totale delle banche venete. Tuttavia, bisogna sbrigarsi: il rischio del fallimento delle banche è dietro l’angolo, e i danni che causerebbe questo agli italiani sarebbe enorme.

Ricordiamo che le banche venete sono coinvolte in uno scandalo sulle loro azioni. Se avete problemi nei vostri conti, contratti finanziari o mutui, non esitate a chiamarci: 0375-833181.


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