Ex dirigenti di Banca Etruria rischiano multe salatissime.
Sanzionati 35 ex dirigenti di Banca Etruria per alcune obbligazioni subordinate emesse fra il 2012 e il 2013. Per gli indagati, sono previste multe fino a 250.000 euro. Questa, in sintesi, è la storia che stiamo per raccontarvi.
Le accuse
La Consob, ovvero la Commissione per le Società e la Borsa, ha inviato lettere a 35 ex dirigenti di Banca Etruria. E’ così che è iniziato il procedimento sanzionatorio amministrativo previsto dalla legge. Le lettere, fortunatamente per gli ex dirigenti, permettono ai destinatari di difendersi e di presentare eventuali contro-deduzioni.
Sarà poi la Consob a decidere se irrogare le multe verso gli indagati, che teoricamente possono ammontare fino a 250.000 euro a testa. Il tema al centro delle sanzioni è quello delle obbligazioni subordinate emesse fra il 2012 e il 2013; azzerate poi dal decreto salva-banche di un anno fa.
Gli indagati
Tra i destinatari delle missive spicca Pierluigi Boschi, padre del ministro per le riforme Maria Elena Boschi, che era uno dei componenti dei due consigli di amministrazione presi in esame dalla Consob.
Le contestazioni più gravi, secondo quanto si apprende, sono dirette ai componenti del consiglio di amministrazione presieduto da Giuseppe Fornasari, che cessò l’incarico nel maggio 2014. Al Consiglio successivo, guidato da Lorenzo Rosi, si contesta invece di non aver modificato subito il profilo di rischio, visto l’aggravarsi della situazione finanziaria della banca.
Chi sbaglia deve pagare
Queste sanzioni dimostrano, ancora una volta, lo scorretto comportamento a cui spesso si assiste negli istituti di credito. In questi luoghi ormai divenuti l’incubo per molti italiani. Ci dimostra, inoltre, che non bisogna mai smettere di lottare. E per combattere l’illegalità è sempre necessario affidarsi agli esperti in materia, che con le loro precedenti vittorie hanno garantito il rimborso ai correntisti. Ricordatevi sempre di mettervi in mani sicure.