MPS restituirà 150mila euro

MARTELLETTO PARTICOLARE

MPS restituirà gli interessi maturati per tasso d’usura. Per molti anni, dal 1997 al 2011, un imprenditore di Mira, la “Naletto Costruzioni sas” poi fallita, aveva subito interessi usurari dal Monte dei Paschi di Siena sul suo conto corrente. A raccontare la vicenda è La Nuova di Venezia e Mestre dello scorso 9 gennaio.

In particolare, senza alcun contratto scritto, il Giudice del Tribunale di Venezia, dott.ssa Gabriella Zanon ha accertato addebiti non dovuti per 150.000 euro più interessi.

Si trattava, infatti, di addebiti nulli per anatocismo, commissioni di massimo scoperto, spese e altre commissioni per ben 14 anni, senza che la banca ne avesse diritto.

L’iniziativa è stata assunta dal Curatore fallimentare, il quale si era mosso ad avviare la causa dopo che aveva potuto osservare i tassi elevatissimi applicati sul conto dalla Antonveneta, poi assorbita dal Monte dei Paschi (agenzia di Gambarare). In tal modo ha recuperato un po’ di attivo dal fallimento che era stato dichiarato per alcuni milioni di euro.

La vicenda giudiziaria

In gennaio 2016, è arrivata la sentenza. La banca non aveva scherzato. In istruttoria, infatti, era emersa l’applicazione di interessi usurari per 8 anni e tre mesi, su totali 14 anni. Un’usurarietà del rapporto sistematica, non certamente episodica.

Secondo gli accertamenti compiuti in corso di causa, in un trimestre (il secondo del 2007) il Monte dei Paschi di Siena sarebbe addirittura arrivato a far pagare il 622% annuo. Mentre nel primo trimestre del 2004 avrebbe applicato il 333% e nel secondo del 2006 il 259%. Nei restanti trimestri in cui è stata rilevata usura, il tasso si sarebbe aggirato intorno al 90% e 100%.

Tassi veramente da paura. Nessuna impresa può pensare di riuscire a produrre profitto in presenza di un costo del denaro paragonabile solo allo strozzinaggio della criminalità organizzata.

Denunciare sempre

Denunciare, denunciare sempre, non aver paura di rivolgersi alla legge anche per delle ingiustizie di valore economico non eccessivo. L’importante, come consigliamo sempre, è farlo con cognizione di causa e, soprattutto interpellando un avvocato che sia competente e che abbia una comprovata esperienza in questo campo.

Redazione New Concept Advisory