Salvataggio banche: iniziano i prelievi forzati
Iniziano a partire i prelievi forzosi dovuti al salvataggio delle banche da parte dello Stato. Danneggiati, come spesso accade, i correntisti.
Voci esplicite o mascherate nei conti
Alcune banche hanno cominciato a eseguire un addebito per importi diversi, dovuto al salvataggio delle quattro realtà del credito del Centro Italia messe in ginocchio da cattive gestioni, in buona parte attribuibili alla politica. In altre parole Banca Etruria, CariChieti, Banca Marche e CariFerrara. Dato che il salvataggio a carico del Fondo Nazionale di Risoluzione delle crisi bancarie si sta rivelando molto più gravoso di quanto previsto inizialmente, gli istituti riversano l’onere sui correntisti. In alcuni casi si è trattato di un piccolo importo ripartito nel tempo e giustificato con dizioni generiche di costi riferiti ai conti correnti attivi. Altri invece con esplicite voci di prelievi per accantonamenti a copertura del salvataggio del sistema bancario.
L’esempio più recente riguarda un istituto che ha annunciato un addebito di 24,32 euro con la voce “maggiorazione una tantum”. Ora c’è chi teme che questo primo passo apra la porta a un intervento simile per Mps. Sulle cui evoluzioni non si sa nulla. L’aspetto delle sofferenze reali è caduto nel più totale dimenticatoio, complice anche la sospensione delle quotazioni in Borsa delle azioni e dei bond. Le voci che circolano sono poco tranquillizzanti in merito e la probabilità che anche in questo caso siano tutti i correntisti italiani, indistintamente, a dover pagare si sta facendo plausibile. Il mutismo sugli sviluppi futuri non è di certo un buon segnale, ma è anche la dimostrazione che lo Stato, ormai padrone, ha una conoscenza incerta della situazione patrimoniale dell’istituto senese.
La preoccupazione inizia ad aumentare
A causa di questi prelievi forzati, i correntisti iniziano ad essere seriamente preoccupati. Questo perché, per ora, sono prelievi di somme minime, ma in futuro non si sa cosa può accadere. Sopratutto perché c’è la questione incerta di Mps.
Una banca che nel 2016 ha subito notevoli perdite.