Banca denunciata per applicazione di interessi illegali
Un’azienda di Serravalle decide di far causa a un noto colosso bancario, dopo innumerevoli soprusi che ha subito.
Due imprenditori messi alle strette
Serravalle (Pistoia). Imprenditori messi alle strette da un istituto di credito. Crediti gonfiati all’inverosimile che hanno portato i vertici di un’azienda di Serravalle Pistoiese alla disperazione. Ma la crisi può generare una forza unica, ovvero quella nata per necessità. Questa è la storia di una battaglia vinta, condotta da degli onesti cittadini nei confronti di una banca.
Tutto è iniziato nel 2014, quando due soci di un’impresa hanno deciso, sotto consiglio del commercialista, di far esaminare la loro contabilità. Da un esame approfondito, è venuto fuori che un conto corrente stipulato presso una banca presentava moltissimi illeciti. A partire dai famosi interessi su interessi (anatocismo) fino ad arrivare a interessi ultralegali non dovuti e altre spese non concordate, fatte pagare in maniera arbitraria dall’istituto di credito. Un vero e proprio raggiro, atto a minare la stabilità aziendale e, al contempo, far ingrandire le tasche della banca. Una vergogna e ingiustizia, che ha portato a una reazione forte e decisa, da parte delle vittime.
Assunzione di un team di persone competenti in materia di diritto bancario e denuncia immediata verso la banca. La vicenda continuerà in Tribunale, presso Pistoia.
La condanna: 200.000 euro di rimborso
I giudici di Pistoia si sono trovati davanti un caso non semplice. Due imprenditori con le spalle al muro, che chiedevano chiarimenti su un conto corrente negli anni compresi tra il 2002 e il 2015. Tredici anni da dover esaminare, per poter far venire alla luce cosa era successo veramente tra l’azienda e la banca.
L’istituto di credito, come ormai è abitudine, negava qualsiasi accusa, anzi cercava di prendere tempo, conscio del fatto che era in torto e voleva trovare una scappatoia per evitare il risarcimento. Ma il giudice ha voluto vederci chiaro e il processo è andato avanti, senza intoppi. La decisione finale è stata severa e giusta: condannata la banca a risarcire 200.000 euro ai due imprenditori, ma non solo. Rimborso integrale di tutte le spese legali sostenute dalla parte offesa, perché l’istituto di credito aveva commesso il fattaccio e doveva rimborsare le vittime di tutti i soldi investiti per ottenere i mezzi necessari alla condanna.
L’analisi dei tecnici competenti ha asserito la presenza di anatocismo nei conti, ma sono comparsi numerosi altri atti illeciti. Spese mai pattuite a carico dei clienti, valute fittizie e applicazione di interessi non concordati fra le parti. Tutti raggiri volti a danneggiare gli imprenditori.
Una vittoria più che schiacciante per i due soci d’azienda, che ora si ritrovano nuovamente coi soldi in tasca e la vita cambiata. Eliminato anche il circolo vizioso verso l’istituto bancario, che faceva perdere denaro continuamente. Un epilogo molto positivo.
Le banche possono essere sconfitte. Puoi riavere i soldi persi, se assistito da esperti
Questa vicenda dimostra, ancora una volta, l’arroganza delle banche. Enti che non si preoccupano minimamente della sorte dei loro clienti, anzi li stringe in una morsa che a volte può portare addirittura al fallimento di un’attività.
Non fatevi cogliere alla sprovvista. Se avete problemi nei vostri conti correnti, contratti o mutui, non esitate a chiamarci: 0375-833181.