BpVi condannata per difetto di forma nel contratto
Un uomo ottiene una vittoria contro Popolare Vicenza per via di un difetto di forma nel contratto stipulato con la banca. Rimborsati oltre 31.000 euro.
La vicenda
Parma. Arriva una nuova sentenza che dà speranza ai risparmiatori schiacciati dal raggiro della banca Popolare di Vicenza. Vicenda che, ricordiamo, ha praticamente azzerato il valore delle azioni di molti risparmiatori che hanno investito i loro soldi sotto consiglio di funzionari di banca.
La vicenda ha inizio circa quattro mesi fa, quando un risparmiatore, vedendo che le proprie azioni valevano pochissimo denaro, decide di procedere per vie legali, per provare a ottenere un rimborso dall’istituto di credito. Così inizia una lunga serie di indagini, che porterà a un risultato molto positivo. Infatti il Tribunale di Parma ha condannato Popolare Vicenza a rimborsare al proprio cliente ben 31.293 euro. La motivazione? Un difetto di forma nel contratto. Questo perché il documento riguardante le azioni era stato sottoscritto solo dall’investitore e non dalla banca. Per cui la sua valenza era nulla.
Un epilogo molto positivo, che va ricordato per due motivi fondamentali. Il primo è la tempestività con cui è arrivata la sentenza, che sta a dimostrare che non tutte le cause debbano protrarsi per anni e anni, per raggiungere il loro epilogo. Il secondo invece riguarda il precedente che crea questa sentenza. Infatti la decisione del Tribunale sarà un buon materiale anche in successive cause contro banche che presentazione irregolarità simili nei propri contratti. Ecco alcune parole del legale della parte offesa. “La sentenza è arrivata tramite procedimento abbreviato previsto dagli articoli 702 bis e seguenti del codice di procedura civile. Si tratta, infatti, di una vera e propria vittoria lampo. Il provvedimento del Tribunale è stato pronunciato solo quattro mesi dopo l’inizio del giudizio”.
Una vittoria schiacciante per il cittadino e una sconfitta per le banche.
Una vittoria meritata
Questa vicenda dimostra, come spesso accade, che gli istituti di credito raggirano i propri clienti. Una vittoria più che giusta e meritata per il risparmiatore, che ha ottenuto il rimborso dovuto.
Non è la prima volta che la banca Popolare di Vicenza viene condannata. Infatti, alcuni mesi fa, è stata condannata a risarcire 60.000 euro a un cliente che aveva sottoscritto delle azioni.