Pignoramento della casa: fenomeno in crescita
Un pignoramento al giorno o quasi. Questo è il dato che emerge dal Tribunale di Frosinone e che riguarda anche parte della provincia frusinate. Un dato impressionante, che fotografa sì lo stato di una crisi economica che morde ancora e mostra i propri effetti, ma nello stesso tempo dà conto anche della stretta applicata dalle banche verso, troppo spesso e volentieri, famiglie che non riescono più a pagare le rate del mutuo.
L’indagine, riferita ai primi sei mesi del 2015, dà conto di ben 158 nuove esecuzioni immobiliari, scostandosi di poco dal medesimo periodo del 2014 quando erano state 170. Ma altre 1500 sono le procedure ancora in sospeso.
Dietro i numeri, il dramma delle famiglie
Ma cosa si nasconde dietro a questi dati? Sicuramente il dramma di decine, centinaia di famiglie, ma anche di piccoli imprenditori e commercianti. C’è chi perde la casa, frutto dei sacrifici di una vita, vedendosela battere ad un asta, per un valore dieci volte inferiore a quello per il quale ha acceso il proprio mutuo che non è più in grado di cambiare.
Ci sono il negoziante, oppure il piccolo imprenditore, che hanno visto le proprie attività sfumare davanti ad improvvisa richiesta di rientro da un credito, o magari dalla revoca di un fido che li ha messi letteralmente in ginocchio.
Perché se è vero che c’è la crisi e, se è vero che tutti ne risentono, è anche vero che le banche poco o nulla stanno facendo per sostenere i propri clienti e i propri correntisti. Anzi, con l’aumentare delle difficoltà economiche, sembra che il laccio che hanno messo intorno al collo dei loro clienti si stringa sempre di più.
Fenomeni come l’anatocismo, ovvero il calcolo dell’interesse sugli interessi dovuti e non pagati, ma anche quello di tassi ultralegali e ben oltre la soglia dell’usura stabilita per legge, sono sempre e in costante crescita. Fenomeni che vanno in direzione opposta ad un sostegno alla clientela da parte degli istituti bancari.
Difendersi dalle banche
La fotografia riferita alla provincia di Frosinone non è certo molto diversa che si potrebbe scattare oggi in qualsiasi altra provincia italiana.
Per questo è necessario fornirsi degli strumenti per sapersi difendere dall’aggressione delle banche. Per farlo è però indispensabile affidarsi a professionisti seri e competenti, in grado di controllare in maniera gratuita i vostri rapporti con la banca, per poi decidere insieme quale sia la strada migliore da intraprendere.
Fonte: L’Inchiesta