Frodi online per due clienti di noti istituti di credito.
Due clienti di noti istituti di credito sono stati vittime di frode, tramite furto d’identità avvenuto per via telematica. Le banche condannate dal Tribunale di Roma a risarcire le persone che hanno subito il danno. Questa è, in breve, la storia che stiamo per raccontarvi.
La vicenda
In ambito Internet Banking, le frodi per furto d’identità sono sempre più comuni. Nel caso specifico: dei malfattori hanno clonato la carta d’identità dei titolari del conto. Successivamente, hanno acquisito il numero di cellulare dei correntisti. Con l’ausilio di un’autocertificazione di smarrimento, hanno ottenuto una SIM Card sostitutiva e quindi hanno aperto un conto online a nome delle vittime. In questo modo, sono stati spostati i soldi da un conto all’altro, avviando un vero e proprio processo di frode. I clienti derubati hanno tempestivamente disconosciuto le operazioni illecite, denunciando il danno recatogli.
La sentenza
Le banche hanno dato prova dell’inefficacia dei loro sistemi di sicurezza. Rendendo inutili i processi conformi alla legge sulla privacy D.lgs. 196/2003, al decreto legislativo sui servizi di pagamento nel mercato interno D.lgs 11/10 e al codice civile art. 2050 attività pericolose e 2049 responsabilità dei padroni e committenti. In giudizio è infatti emersa la colpa della banca. Così, il Tribunale di Roma ha condannato gli istituti di credito al risarcimento di 20.000 euro di danni ai loro clienti, oltre alla restituzione del maltolto.
Le vittime di frode vanno risarcite
Purtroppo, le frodi telematiche sono un fenomeno sempre più diffuso nella nostra società. Fortunatamente ci sono delle Leggi che tutelano i cittadini. La soluzione migliore è affidarsi a chi di questa materia è esperto, avendo già vinto diverse battaglie contro le banche e avendo garantito il rimborso ai clienti. Affidatevi in mani sicure. Chiedete informazioni, gratuitamente, circa la vostra situazione bancaria.