Fiorella Mannoia raggirata da un colosso bancario
La famosa cantautrice Fiorella Mannoia è stata raggirata dal colosso bancario ING DIRECT. Ne parla sul suo profilo Facebook, spiegando l’intera vicenda.
La vicenda: una carta clonata e acquisti non autorizzati
Un episodio che è capitato a molte persone. Vittime di criminali che non si fanno scrupoli a svuotare i conti delle carte. Stiamo parlando della clonazione di carte di credito. Fenomeno ormai diffusissimo in tutta Italia, che porta allo svuotamento di ingenti somme di denaro in pochissimo tempo. Questa volta, però, la malcapitata protagonista di questa vicenda è la nota compositrice e cantautrice italiana Fiorella Mannoia, celebrità con oltre 30 album alle spalle. Ma neanche lei è riuscita a scampare alla morsa delle banche, che le hanno negato un rimborso di 7.000 euro.
Ecco le sue parole: “Un anno fa apro un conto sulla banca ING DIRECT (conto Arancio) per gli acquisti on line della tournée. Il conto è intestato a un mio collaboratore. Un giorno ci scrive la banca avvertendoci che avevano riscontrato movimenti che lasciavano sospettare una clonazione della carta di credito. Risaliamo e scopriamo che vi erano centinais di acquisti ( tutte piccole e medie cifre) fino a un ammontare di 7000 euro.”
Da questo punto in poi inizieranno i problemi per la star della musica italiana, perché la banca le nega il rimborso dovuto.
La battaglia persa per il rimborso
A questo punto Fiorella, giustamente, richiede il rientro immediato della somma perduta, perché non è stata lei ad effettuare una spesa da migliaia di euro. Continua il suo racconto su Facebook:
“Chiamiamo la banca, presentiamo tutto quello che ci era stato richiesto. Insomma morale della favola, ci hanno risposto dopo 4 mesi di telefonate di sollecito, che non ci avrebbero rimborsato perché secondo loro non era possibile che i truffatori fossero riusciti a impossessarsi di tutti i dati. In sostanza insinuando il sospetto che non fosse vero”.
In pratica la banca, come di consueto, fa orecchie da mercante sulla questione. Inventa scuse non plausibili e nega il rimborso alla cantautrice. Ricordiamo che, per legge, la banca è tenuta a rimborsare i clienti che hanno subito una clonazione di carta di credito o bancomat. L’unica eccezione è dimostrare, da parte della banca, come le transazioni sospette di cui si parla non siano plausibili. Ma non è questo il caso della Mannoia. Una persona, come tutti noi che ha subito un furto e, giustamente, rivuole i suoi soldi.
Al termine del suo post sul social network, Fiorella espone un pensiero sulle banche e invita le persone alla massima cautela:
“Le banche dovrebbero servire a custodire i nostri soldi in maniera sicura. Forse a volte sarebbe meglio rispolverare il vecchio materasso. Tutto questo per dirvi: state attenti.”
Parole che dimostrano come gli istituti di credito non fanno eccezioni per nessuno, e mirano sempre alle tasche dei propri clienti.
Le banche prendono di mira tutti, ma potete reagire!
La vicenda che ha colpito Fiorella Mannoia fa riflettere molto. Le banche, come abitudine, si mostrano arroganti verso i propri clienti e non versano loro i rimborsi previsti.
Bisogna combattere queste ingiustizie. Affidatevi in mani sicure, ad esperti che sapranno far valere i vostri diritti. Se avete problemi nei vostri conti, contratti finanziari o mutui, non esitate a chiamarci: 0375-833181.