Primi segnali positivi dopo anni di attesa
Svolta nello scandalo Euribor, vicenda che ha coinvolto molte banche straniere e che ha privato tanti italiani di ingenti somme di denaro. Da Padova arriva il primo provvedimento in merito al ricalcolo al tasso minimo bot delle rate di un mutuo.
Euribor: lo scandalo della manipolazione dei tassi
La vicenda riguardante l’Euribor ha fatto molto scalpore nel mondo. Si parla di una multa inflitta, nel 2013 dall’Antitrust, di 1,7 miliardi di euro a varie banche internazionali (Société Générale, Barclays, Deutsche Bank e Royal Bank of Scotland) per aver manipolato arbitrariamente il valore del tasso Euribor in tre anni specifici, ovvero tra il 2005 e il 2008. Per chi non sapesse cosa sia l’Euribor, si tratta di un tasso interbancario di riferimento diffuso giornalmente dalla Federazione Bancaria Europea.
Esso si configura come la media ponderata dei tassi di interesse ai quali le banche operanti nell’Unione Europea cedono i depositi in prestito. Nel calcolo quotidiano di questo tasso sono coinvolte 44 banche, tra cui quattro colossi bancari italiani: Intesa Sanpaolo, Unicredit, Mps, Ubi Banca. Questo valore è molto noto a coloro che stanno per sottoscrivere o hanno stipulato con la banca un contratto per comprare casa, perché è un valore utile per il calcolo dell’indicizzazione dei mutui ipotecari a tasso variabile.
La situazione attuale in Italia
In Italia le ripercussioni di quello che è stato definito un vero e proprio cartello sono state durissime. Si parla di miliardi di interessi non dovuti, pagati dagli italiani alle banche: circa 16 miliardi su 30 di interessi. Cifre da capogiro, che mostrano come ogni cittadino coinvolto nella sottoscrizione di un mutuo, in quegli anni, abbia perso molti soldi.
Nel Tarantino, sono oltre 4000 le persone coinvolte. In Sardegna si parla di più di 200 milioni di euro persi a causa dello scandalo Euribor. In Abruzzo oltre 35.000 le famiglie colpite. Una piaga da miliardi di euro, prosciugati illecitamente dalle tasche di persone oneste, che hanno guadagnato i loro soldi con tanta fatica e se li sono visti tolti. Ma ricordiamo che, grazie a una sentenza dell’Ue, i contratti stipulati tra il 2005 ed il 2008 appaiono nulli per indeterminatezza relativa al tasso corrispettivo manipolato (applicazione art. 1284 c.c.). In pratica, alla banca andranno restituiti solo i soldi prestati, senza alcun interesse, se viene dimostrata la manipolazione dell’Euribor.
Un provvedimento che apre uno scenario positivo
Per molto tempo le vittime di questo scandalo hanno tentato di riavere indietro i propri soldi. Finalmente, da Padova, arriva un riscontro molto positivo a riguardo. Una nomina di un CTU in una sentenza che riguarda il ricalcolo dei tassi d’interesse presenti in un mutuo. In particolare, è stato specificato nel provvedimento la richiesta di ricalcolo dei tassi in base all’Euribor, tenendo conto dello scandalo avvenuto anni fa.
Una svolta che apre la strada a innumerevoli casi di persone truffate dallo scandalo Euribor. Un provvedimento che potrà essere usato anche in altre cause che hanno lo stesso problema nel calcolo degli interessi. Gli italiani raggirati saranno contenti e ora è tempo di impugnare i propri mutui. Bisognerà iniziare a chiedere, sempre più concretamente, i rimborsi per i soldi versati ingiustamente. Questo sarà possibile, però, solo assumendo un team altamente ferrato in materia, che conosce metodi ben precisi di ricalcolo dei tassi. Quindi, potrà garantirvi il risarcimento dovuto. Non perdete tempo, i vostri soldi sono importanti!
Affidandovi agli esperti, potete riottenere i soldi perduti ingiustamente
Questo provvedimento è di fondamentale importanza per le persone che hanno stipulato un contratto di mutuo nel periodo compreso tra il 2005 e il 2008. Un primo passo che crea un precedente per tutte le successive richieste di rimborso, legato allo scandalo Euribor.
Se avete problemi nei vostri mutui, o se semplicemente volete farvi rimborsare quanto vi è dovuto dalla vostra banca, non esitate a chiamarci. Saremo in grado di farvi ottenere quanto vi spetta: 0375-833181.
Fonte: NR. 4816/2016 R.G. Tribunale di Padova