Banca aggredisce una coppia di mutuari
Mirella e Fabrizio, aggrediti da una banca per un mutuo usurario e con tassi nulli, finalmente ottengono il riconoscimento dei loro diritti, grazie all’intervento dell’Avv Rosa Chiericati e dell’Ing. Porzani. Allarme rientrato.
La storia di Mirella e Fabrizio: il difficile sogno di avere una casa
Cremona. La storia inizia nel maggio 2008. Mirella e Fabrizio, titolari di una piccola attività ricettiva nel cremonese, acquistano la casa dei loro sogni. Grazie ad essa, possono far nascere e crescere i loro figli e tenere i loro animali domestici che adorano. Va tutto bene fino alla fine luglio del 2011, poi gli incassi diminuiscono drasticamente. Nel frattempo in famiglia sono arrivati due adoratissimi bambini, e non riescono più a far fronte alle rate del mutuo. Cercano in tutti i modi di rinegoziare le rate, ma la banca non concede nulla. Nel 2014 viene loro notificato il precetto e poco dopo il pignoramento. Si rivolgono quindi allo Studio Chiericati & Partners di Lugano, la cui titolare, Avv. Rosa Chiericati, (di origini mantovane) dedicata specialisticamente al Diritto dell’Unione Europea e al Diritto Bancario e Finanziario, prende in mano la situazione e apre il contenzioso.
Inizia così una guerra senza frontiere con la banca. Prima l’istituto avrà la meglio poiché viene rigettata per due volte l’istanza di sospensione dell’esecuzione in fase cautelare. Si va quindi al merito, viene ammessa la CTU nel corso della quale la difesa tecnica è assunta dall’Ing. Davide Porzani di Treviglio, che si sta rapidamente affermando come uno dei più importanti CTP di Diritto Bancario in campo nazionale. Porzani fa emergere i tassi effettivi del mutuo in totale disaccordo con il CTU. All’udienza di verifica, l’Avv. Chiericati fa presente tutte le anomalie emerse e chiede una integrazione di calcoli che le vengono negati. Si va quindi alla fase decisionale con le memorie conclusive ed è qui che cambia tutto.
La battaglia giudiziaria svolta da un team di eccellenza
Il giudice, ripresa in mano tutta la causa per poter decidere, si avvede che l’Avv. Chiericati aveva avuto ragione sin dall’inizio e che l’Ing. Porzani l’aveva dimostrato nella fase tecnica della CTU. Il giudice ordina al CTU, un commercialista di Cremona, di ricalcolare il mutuo al tasso minimo bot. L’incaricato dovrà eseguire varie verifiche. Valorizzare le somme versate in eccesso in ogni rata, determinare la somma complessivamente pagata (compresa la valorizzazione) e imputarla al piano di ammortamento valido (al minimo bot). Viene ordinato anche di determinare se, alla data di notifica del precetto, si fossero realizzati i presupposti per legittimare la banca ad agire. La stessa verifica gli viene ordinata con l’azzeramento di tutti gli interessi perché era emerso che il tasso di mora effettivo alla stipula era superiore al 100%.
E qui arriva il colpo di scena. La CTU integrativa ha dimostrato che la banca non aveva un valido titolo esecutivo quando notificò il precetto. Non solo, è emerso che ancora oggi, se la banca volesse partire con un precetto, non potrebbe farlo. Questo perché i pagamenti anticipati coprono tutto il 2017.
Il preciso intervento dell’Ing. Porzani
Anche in questa fase il CTU, andando ben oltre le sue competenze e volendo essere lui a giudicare, si è permesso di considerare paradossale l’ordinanza del giudice. Questo nella parte in cui gli chiedeva di applicare il tasso minimo bot dei dodici mesi precedenti senza limitazioni, anche quando, cioè, il tasso è diventato negativo. Il commercialista si dimentica però che il tasso sostitutivo è una sanzione. Quindi è una disposizione di legge speciale e inderogabile. Puntualmente l’Ing. Porzani gliel’ha fatto notare e il CTU ha dovuto correggere ancora una volta i propri calcoli.
Poiché nel frattempo, sia pure con alcuni ostacoli, l’esecuzione era andata avanti, all’udienza del 3 luglio scorso, è stata depositata la CTU integrativa della causa di merito, dove si è invitato il giudice dell’esecuzione a rinviare la procedura in attesa della sentenza, poiché l’esecuzione è sprovvista di titolo esecutivo.
Il giudice dell’esecuzione ha serenamente accolto la richiesta e la situazione si è finalmente acquietata. I due coniugi, che sono in dolce attesa del terzo figlio, potranno finalmente lasciare andare l’ansia e riprendere a pagare regolarmente il mutuo nelle rate riformulate secondo legge.
Il commento dell’avv. Chiericati
L’avv. Chiericati commenta l’intera vicenda:
“E’ sempre una lotta molto dura quella di contrastare un mutuo se si trova già in una situazione compromessa. Ci sono spesso CTU che confondono il proprio ruolo di ausiliario del giudice e si piccano di essere loro stessi a indirizzare le decisioni del giudice. Fortunatamente accade di rado, ma quando succede, la cosa è di una gravità dalle dimensioni galattiche perché alla fine, nella sostanza, succede che sia un commercialista a emettere una sentenza, sia pure per il tramite di un Giudice.
Questo non accade a Cremona perché in più occasioni, e per voce di giudici diversi, il Tribunale ha dimostrato di saper distinguere molto bene e, per quanto mi riguarda, è la seconda volta che in Tribunale a Cremona ottengo di avere ragione contro un CTU. Fondamentale è stato l’impegno dell’Ing. Porzani che ha saputo seguirmi passo dopo passo in tutte le eccezioni giuridiche che avessero conseguenze numeriche e non ne ha lasciato passare nemmeno una al CTU. La vittoria in un giudizio contro una banca è sempre il risultato di un lavoro di squadra tra professionisti esperti della materia al massimo livello.”
Dormire sogni tranquilli e far valere i propri diritti è possibile, se supportati da esperti
Questo caso dimostra come le banche vogliano aggredire i propri clienti. La coppia, anche se ha avuto difficoltà nel pagare le rate del mutuo, voleva trovare una soluzione pacifica con la banca. Così non è stato, per cui è stato necessario rivolgersi a un team di eccellenza, formato dall’Avv. Chiericati e dall’Ing. Porzani, che ha fatto giustizia sull’intera vicenda.
Una vittoria schiacciante per la famiglia, che può finalmente vivere serenamente nella propria casa. Ricordatevi che è possibile vincere contro i soprusi delle banche. Se avete problemi nei vostri conti, contratti finanziari o mutui, non esitate a chiamarci: 0375-833181. Abbiamo i mezzi necessari per far valere i vostri diritti.