Usura bancaria riduce una ristoratrice alla fame.
Una ristoratrice di Casteltermini è stata vittima di usura bancaria. Due funzionari accusati del reato e di accessi e prelievi non autorizzati dal conto della cliente.
La vicenda
“La mia vita è stata distrutta dalle banche, contro di me c’era una vera e propria associazione a delinquere che mi ha vessata per anni. C’era persino chi accedeva ai miei conti e trasferiva denaro senza dirmelo.”
Una ristoratrice di Casteltermini, interrogata in aula, accusa in questo modo due funzionari di banca. Al termine di un lungo iter giudiziario, sono stati rinviati a giudizio i funzionari con l’accusa di usura. Si tratta di Luigi Carbone, responsabile dell’ufficio recupero crediti della banca di Castletermini, e di Vincenzo Martorana, all’epoca dei fatti vice direttore della filiale.
I due imputati avrebbero praticato il 25% di interessi su due linee di credito che l’imprenditrice aveva aperto per far fronte alle spese della sua attività. “Mi hanno ridotto alla fame e sono stata costretta a chiedere l’elemosina per vivere”. Il processo, in corso davanti ai giudici della seconda sezione penale, riprenderà l’8 maggio.
Bisogna lottare contro le banche
Questa triste storia dimostra ancora una volta come i funzionari di banca spesso non rispettino la legge. E addirittura, come in questo caso, portino un’onesta lavoratrice in una situazione finanziaria critica.
Ricordatevi sempre di combattere queste ingiustizie. Anche nel leccese è stato individuato un caso di usura bancaria.